Gian senio accarezza progetti di riforma. 649 contro i Gesuiti sembrava poterlo distogliere temporaneamente dal suo lavoro preferito. Egli compose contro di essi un’ampia opera, che tuttavia non si arrischiò di pubblicare.1 Due volte, nel 1624 e 1626, egli intraprese anche, per adoperarsi contro di loro, viaggi in Spagna, che gli presero in tutto quasi due anni.2 In vari paesi cioè, le Università avevano aperto allora un attacco contro la concorrenza scientifica dei Gesuiti. A Cracovia si proibì loro d’insegnare pubblicamente. In Franca undici università si unirono, con Parigi alla testa, per escludere i Gesuiti. In Spagna Alcalà e Sidamanca si dettero la mano per resistere al piano di Filippo IY di erigere una università gesuitica a Madrid.3 Lovanio non rimase indietro: l’Università faceva di tutto già da un pezzo per rendere impossibile ai concorrenti molesti l’insegnamento pubblico, per lo meno, della filosofia. Per incarico di quella, Giansenio fu inviato nel 1 f>24 e nel 1626 in Spagna: nel secondo viaggio egli ottenne il suo scopo principale di escludere i Gesuiti dall’insegnamento filosofie; in Lovanio;4 non gli riuscì invece d’indurre le università spagnuole a una petizione collettiva al papa contro i privilegi d'insegnamento di questi religiosi a loro incomodi.5 A Valladolid gli capitò ancora un altro infortunio: a causa di espressioni sospette fu denunziato dai Gesuiti all’inquisizione; Giansenio ritenne che il meglio fosse di abbandonare la Spagna il più presto possibile, e giurò a se stesso di non rimettervi mai più piede.6 Lopo il suo ritorno Giansenio potè finalmente annunciare il 31 dicembre 1627 a St. Cyran di avere incominciato a stendere la sua opera.7 Questa assorbì ancora la più gran parte del suo tempo, dopoché uno scritto contro le alleanze protestanti del Riche-l>eu ( Mars Gallicus ») 8 gli procacciò da parte del governo spa-gnuolo, nel 1635, la promozione al seggio vescovile di Ypres.9 Egli 1698 ^’ansen*° a Cyran il 19 maggio, 8 giugno, 16 luglio 1627 e 17 marzo R. Scorraille nelle Becherches de science relig. 1917, 187-254; A. Pérez wyexa. in Basón y Fe LVI (1920) 172 ss., 451 ss., LVII (1920) 181 s„ 318 s. ‘ Scorraille, loc. cit. 194. A qual grado allora arrivasse alle volte la 11 "Unione, ne dà un esempio Tolosa. Colà un professore domenicano chiamava 'esiliti Pelagiani e Semipelagiani; gli scolari fischiavano se veniva nominato "ji teologo gesuita; risonavano gridi di: « Abbasso Molina! abbasso Suarez! a .isso Loyola! » (Alph. Auguste nel Bullet. de littérat. ecclés. 1916, 316). 4 Scorraille, loc. cit. 215. 5 Ivi 216 ss., 231 s. 6 Ivi 239. 7 Rapin 207. a * tr- Lodge, Bichelìeu 201. fr| 0rigiiiariamènte l’entusiasmo di Giansenio per la Spagna non era così Si)"11 implicato nella congiura nobiliare belga del 1632 c o n t ro la fa- 11 Mars tìallicux ristabilì poi splendidamente la sua fama presso il ,(j;utut° sPagnuolo. Cfr. Cuvelier nella Biogr. nat. Belge XX 64; Scorraille,