72 Gregorio XV. 1621-1623. Capitolo II. contegno, che, come il temperamento bonario e conciliante del nuovo papa, si differenziava marcatamente dal modo di procedere di Paolo V,1 fece ottima impressione,2 e lo stesso effetto ebbe la ripartizione degli uffici e l’assegnazione dei benefici ai cardinali più eminenti. Dei membri più anziani del Sacro Collegio godevano presso il papa di grande considerazione sovra tutti l’TJbaldini e l’Orsini, come pure Maurizio di Savoia giunto in Roma dopo il Conclave.3 Maurizio fece stretta adesione al cardinale Ludovisi, ma abbandonò la città eterna nel luglio del 1621.4 Il Cardinal Borromeo fu onorato da Gregorio XV con una particolare lettera di elogio.5 In grande stima aveva il papa anche i cardinali Bandini e Cobelluzio.6 Il Bellarmino venne invitato da Gregorio XV a prendere residenza in Vaticano, ma non vi doveva rimanere a lungo. Le forze di quest’uomo illustre, ora quasi ottantenne, che era stato sempre un decoro del Sacro Collegio, erano esaurite. Ne ebbe egli stesso il presentimento. Come il Baronio, anche il Bellarmino volle morire in mezzo ai suoi confratelli. Richiamandosi perciò all’acuirsi e al peggiorare del suo stato di salute, chiese ed ottenne di trasferirsi al noviziato dei Gesuiti. Entrò colà il 25 agosto e una febbre violenta lo gettò presto sul letto di morte. Spirò il 17 settembre 1621. Già al primo dello stesso mese il papa gli aveva fatto una visita. Nel suo testamento, il Bellarmino aveva espresso il desiderio che si seppellisse il suo corpo in una chiesa dei Gesuiti, nel 1 Cfr. la * relazione di A. Posse vino del 28 maggio 1621, Archivio Gonzaga in Mantova. J Cfr. la diffusa descrizione del Giunti nella sua * Vita «lei Cardinal Ludo-visi, Biblioteca Corsini in Roma. 3 Vedi la relazione veneziana sopra citata. Su Maurizio di Savoia cfr. la * relazione del Possevino del 22 maggio 1621, Archivio Gonzaga in Mantova. A Roma venne anche il card. Eitel Federico von Holien-zollern. Gregorio XV in un * Breve del 1° dicembre 1621 espresse la sua gioia all’imperatore Ferdinando II (Arm. XLV 22, Archivio segreto pontificio). Sul card. Eitel Federico vedi Mitteil, des Ilist. Vereins für Hohen-zollern XXXI e XXXII e G. Hebeisen, Die Bedeutung der ersten Fürsten von Hohenzollern und des Eard. Eitel Friedrich von Hohenzollern für die kath. Bewegung Deutschlands ihrer Zeit, Hecliingen 1923. Sulla sua nomina a vescovo di Osnabrück, avvenuta nell’aprile 1623 vedi Mitteil, des Vereins für Gesch. von Osnabrück, XXIV (1899) 156 s. Cfr. anche Stüve, Osnabrück III 19 s. 1 II card. Ippolito Aldobrandini scriveva il 24 luglio 1621 da Roma al duca di Savoia: «È universalmente dispiaciuta la partenza di questa corte del sig. card. Maurizio, figliuolo di V. Altezza»; vedi Passerini, Alcune lettere del card. Ippolito Aldobrandini a Carlo Emanuele, duca di Savoia; (per nozze), Roma 1881, 4. 6Breve del 21 maggio 1622, Arm. XLV 22, Archivio segreto pontificio. f’ V edi la * Relatione di Roma 1624 nell’A rchivio segreto pontificio II 150 i}. 3.