406 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo IV. prestare orecchio più al suo confessore che ai suoi consiglieri laici.1 Per influire in tal senso su Ferdinando II, renne mandato a Vienna in particolare missione anche il carmelitano Domenico di Gesù Maria.2 I danni minacciati dalla guerra alla religione cattolica furon messi in rilievo anche in un’enciclica, colla quale il papa indisse il 22 ottobre 1629 un giubileo universale per tener lontano il disastro della guerra, che aveva per compagne la peste e la carestia.* Quando finalmente i nunzi riuscirono ad ottenere dall’imperatore e dal re di Francia che si dessero le procure per conchiudere un armistizio, uno dei più importanti diplomatici della curia, Giovanni Giacomo Panciroli, ricevette l’incarico di recarsi in alta Italia come nunzio straordinario.4 Egli doveva insistere per una pacifica soluzione tanto in Mantova che a Milano, come pure presso il comando supremo degli imperiali e dei Francesi. Per fai tutto quello che era possibile, Urbano Vili decise anche di mandare come legato di pace il cardinale Antonio Barberini, fratello del segretario di Stato. La sua nomina venne fatta il 19 novembre. Alla legazione venne associato, oltre Panciroli, anche Giulio Mazzarino, persona ancora giovane ma di grande talento, e che finora s’era distinto in Lombardia come segretario di Sacchetti. La missione del Barberini non doveva limitarsi all’Italia, ma estendersi anche all’imperatore e agli altri principi.3 Col cardinale Antonio Barberini partì anche Carlo Barberini, comandante delle truppe 1 Vedi l’importante lettera cifrata di Barberini a Pallotto del 6 ottobre 1629 in Kiewning II 345 s. 2 \ edi il * Breve a Ferdinando II del 30 ottobre 1629, in cui è detto « Arma lucis ad muniendam religionem deferet Dominicus a Iesu Maria diseal-ceatus ». Epist. VII, Archivio segreto pontificio. Quazza. La guerra II 19 s. 3 Bull. XIV 113s. Un * Breve per Panciroli a «Carolus dux Mantuae» venne steso srw il 20 ottobre 1629 (Epist. VII, loc. cit.). Le * lettere credenziali del 1“ u0‘ vembre e 1’* istruzione del 7 novembre 1629 in Nunziat. di Pad 4 e 5, Archivio segreto pontificio, vedi Kiewning II 373, n. 4. Cfr-au' che Ang. Contarini, Relazione 388; Quazza I 499; Müller. Friedensver mittlungen 137 s.; * Relazione di Béthune del 14 novembre 1929, Bit»!*0' teca di Stato in Vienna. 13 Vedi * Acta consist., Archivio segreto pontificio e 1« * Relazione di Béthune del 14 novembre 1629. Biblioteca di Stato in Vienna. Sulla missione di A. Barberini vedi anche 1’* istruzione cifrata a Pallotto del 3 novembre 1629 in Kiewning II 373. Con * Brevi del 1* 110 vembre 1629 furono informate Bologna, Ferrara e Ravenna. Archi' > '' segreto pontificio. L’affermazione di Siri (VII 79) che i Franct'-1 abbiano considerato il Barberini del tutto inetto per la sua giovinezza >■' influenzato anche gli scrittori posteriori: M. Miaglia (La legazione del 1 naie A. Barberini nella guerra di Monferrato, Roma 1902) come pure QL-vZ (II 49) si accordano con Siri.