L’attacco della Francia e della Savoia all’Italia. 287 i) come ((Eminenza grigia », e che allora era chiamato a Eoma l„ : ; ari del suo ordine. Luigi XIII gli consegnò ai primi di feb-l,i;.¡o delle commendatizie per il papa e per Béthune. Ma in Milito ad una serie di difficoltà il padre Giuseppe potè mettersi in ( animino appena un mese dopo e giunse in Eoma il 24 marzo.1 Nell'Italia settentrionale frattanto era scoppiato il turbine di -ncrni che Carlo En manuele duca di Savoia aveva combinato con la Francia; prima doveva essere presa Genova, città finanziatrice ildla Spagna, poi Milano, Monferrato e la Corsica. I primi di marzo l ailo Emmanuele passò in rassegna presso Asti le forze franeo--a\ciarde. Si trattava di 24 mila fanti, tremila cavalli, e un notevoli nerbo d'artiglieria. L’incursione nel Genovese venne operata parit-ndo da Novi e i Genovesi si rivolsero urgentemente agli Spalinoli per aiuto, facendo rilevare che la conquista della loro città avrebbe avuto come necessaria conseguenza la caduta di Milano.2 Il cardinale Barberini aveva ricevuto in concistoro la croce di Ic-aio, e il 17 marzo 16253 aveva intrapreso il suo viaggio nonostante l’inutile sperpero di eloquenza fatto dall’ambasciatore francese Filippo di Béthune per dissuadernelo.4 Un’enciclica del 26 marzo annunziava al mondo cristiano l’invio del delegato che doveva ristabilire la pace, perchè la guerra portava vantaggi solo agli eretici; tutti i vescovi perciò dovevano invitare il popolo a far pi celliere e opere di penitenza, affinchè Iddio benedicesse il passo •M papa.5 Il Cardinal Barberini si recò anzitutto a Civitavecchia "''e 'i imbarcò per Livorno; di là pensava di avviarsi per Parigi, Pesando per Genova e per Lione.6. '11 1- opera, d’altronde assai degna, del Fagniez (Parigi 1894, 2 voli.) rappre-i ’ difficile tentativo di salvare P. Giuseppe; cfr. KOckelhaus nella lìevt-l iteraturzeitung 1894, 1040 s., e Wilkens nella Zeitschr. für Kirchengesch. -'>11 405 g. Anche Dedouvres (Le P. Joseph polémiste, Parigi 1895) gli tributa "'"’mlizionata ammirazione dal punto di vista del nazionalismo francese, ma 1 '<>' affermazioni sollevarono non a torto molte contradizioni; vedi Fagniez Rev. den quest, hist. LX 442 s.; Études LXX 397 s., e Hist. Zeitschr. LXXIX *-' *•, CXXIII 26. Recentemente dedicò uno studio geniale all’« Eminenza i:ri~la Andreas (Geist, und Staat. Hist. Porträts, Monaco 1922 45 s.). 1 vedi Fagniez I 205 s., 210. ' \<‘<ü Muratori, Annal. XI 92 s.; Balan V 712. «ii ** Acta consist., Barb. 2933, Biblioteca Vaticana. I in ] ' * S XIII, ai grandi di Francia ai cardinali, compreso Richelieu sono ,a,a 1(>25 marzo 15. (Epist. II, Archivio segreto pontificio; ’reve a Luigi XIII è in doppia copia. \ \edi Khevenhüller X 983 s. ‘ ' «li ibid. 984 s. y ^ ^ ^nlla partenza di Barberini vedi * Avviso 19 marzo 1625, Biblioteca (. 1 c a n a loc. cit. Urbano Vili, che aveva raccomandato il Barberini al 11 >u-a di Toscana (con ’Breve 15 marzo 1625, e lo ringraziò per le accoglienze "orno con * Breve 26 aprile 1625, Epist. II, loc. cit.