Gregorio XV. 1621 1623. Capitolo I. amministrare anche ì civili.1 Si vantava in riguardo la sua cura per una buona giustizia.2 Il sollievo principale che si concedeva il cardinale consisteva nella conversazione con dotti e con letterati, molti dei quali gli dedicarono le loro opere.3 Egli li riuniva nell’accademia dei virtuosi, da lui fondata. Si trattava d’una società letteraria, simile a quella che una volta aveva fondato Carlo Borromeo sotto Pio IV.4 La sua prima seduta venne tenuta al Quirinale nell’appartamento del cardinale, al di là del giardino, la domenica del 20 giugno 1621. La inaugurò un discorso di Scipione Pasquale, vescovo di Casale.5 Anche in seguito le riunioni vennero sempre tenute nell’estate e nei giorni di domenica. Vi assistevano cardinali e prelati in buon numero, talvolta fino ad 80 6 e vi si trattavano ora argomenti biblici, ora argomenti di varia natura.7 Il Cardinal Ludovisi ebbe come suo fedele collaboratore nella direzione degli affari il suo concittadino Giovan Battista Agucchi 1 Nel maggio 1621 divenne anche membro della « Congregazione delle strade»; vedi * Avviso del 1° maggio 1621, Biblioteca Vaticana. 2 Vedi Giunti * Vita, loc. cit. Sulla punizione del fiscale generale di Paolo V, Pier Maria Cirocchi, v. * Relatione della vita del card. Cecchini nel Cod. 39. D. 17 della Biblioteca Corsini in Roma, parzialmente presso Ranke, l’àpste III. 166*, Cfr. la presente opera, voi. XII 45. 3 Vedi Cardella VI 222. Cfr. anche Giunti, * Vita, loc. cit. 4 Cfr. la presente opera, voi. VII 549 s. 6 Vedi * Avviso del 26 giugno 1621, Biblioteca Vaticana 6 Tiraboschi (Vili 23) narra che alle sedute assisteva anche Gregorio XV. Negli *Avvisi però, nei quali si citano le sedute e i loro partecipanti, non sene parla, come non ne parla il * Giunti (vedi Appendice n. 7-10). L’insinuazione che il Bkosch (I 374) prende dal Palatius, (uno scrittore venuto settant anni dopo la morte di Gregorio XV) avere il card. Ludovisi trastullato il papa con distrazioni accademiche, per poter meglio sbrigare gli affari a sua insaputa, risulta una fiaba già per il solo fatto che le sedute avevano luogo soltanto di domenica. 7 Vedi gli * Avvisi, in data, 1621, luglio 7 (tema esegetico), luglio 21, agosto 4 (Girolamo de’ Preti, gentiluomo del Ludovisi, intorno ai buoni e ai cattivi principi) agosto 18 (il Dominicano P. Mosto, tema esegetico). 1° settembre (il Servita Bolognetti sopra la buona et cattiva ioiiuna in senso morale) 15 settembre, (Mgr. Venturi sull’jdjrope), 20 ottobre (Mgr. Spinola sulle parole di Giobbe), 1622 giugno 8 (Mgr de Rosis sopra l'adulatione) luglio 13 discorso (sulla curiosità), luglio 27 (Cor regis in manu Domini), agosto 10 (su Osea), agosto 24 (su Giobbe), settembre 7 (sulla saggezza-, lotta di Davide contro Golia) 1623 maggio 31 (('trazione della luce), giugno 14 (sulla fortuna dei principi, necessità spedalini ntc della beneficenza) giugno [28 (magnanimità del principe). Crb. 1090, 1091, 1092, 1093, Biblioteca Vaticana. B. Paolucci nella sua * Relazione del 14 giugno 1623, Archivio di Stato in Modena, ricorda una seduta, nella quale Mgr. de Rosis parlò dell’ingratitudine. Sul marinista Girol. de’ Preti, che però biasimava recisamente la lascività del-Marini, vedi Paktuzzi VII 122; Gioiii. stor. d. lett. ital. XXXII 227 s.; Bel-loni, Seicento 88 s., 480.