400 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo IV. in alleanza aggressiva. Egli non poteva venir meno al dovere di farsi mediatore di pace. Una lettera molto diffusa diretta al Bagno il 2 aprile motivava questo punto di vista. Vi si adduceva inoltre che lo Stato della Chiesa non era minacciato dagli Spagnoli soltanto da Napoli e dagli Abruzzi, ma nel nord anche dalla Lombardia. Contro questi pericoli la lega non offriva alcuna protezione, spt rial-mente perchè la Francia era troppo lontana e Venezia aveva di fare a garantire il proprio territorio. Non conveniva inoltre che il papa come membro della lega appoggiasse Venezia, qualora questa venisse attaccata dall’imperatore, per la sua alleanza con gli Olandesi e coi protestanti. A tutto ciò s’aggiungeva il pericolo che la Spagna sequestrasse le annate e rifiutasse l’obbedienza.1 Se il tentativo di Bichelieu di guadagnare il papa alla lega fallì,4 egli ottenne però che Venezia concludesse l’8 aprile per sei anni un’alleanza difensiva con la Francia, alla quale accedettero anche il Nevers e Carlo Emanuele di Savoia.3 Un ulteriore grande .''incesso del cardinale consistette in ciò che egli, senza curarsi delle rimostranze del papa, il quale lo aveva dissuaso ripetutamente dallo stringere alleanza con l’Inghilterra, e circa il contratto matrimoniale aveva fatto appello alla sua coscienza,4 condii* ‘ termine le trattative di pace coll’anglicana Inghilterra, rinunciando all’esecuzione letterale degli articoli riguardanti il matrimonio di Carlo I con Enrichetta Maria; in cambio di che l’Inghilterra lasciò cadere gli ugonotti.8 Luigi XIII, soddisfatto dei rapidi e splendidi risultati della campagna, ritornò il 18 aprile in Francia per reprimervi la sommossa degli ugonotti. Bichelieu rimase ancora in Susa con 16 mila uomini fino alla ratifica dei trattati. L’11 maggio anch’egli as-sieme al fido padre Giuseppe prese la via del ritorno, mentre nel mezzogiorno della Francia era già cominciata la guerra per abbattere gli ugonotti insorti, sostenuti dalla Spagna.6 Urbano A ’• "• con breve 26 aprile 1629, espresse la sua approvazione per la lotta di Luigi contro i calvinisti.7 Ma anche questa volta doveva patire 1 Vedi * l’istruzione a Bagno del 2 aprile 1629, Barb. p. 30, loc. un passo in Kiewning II 146 n. 2, un altro in Pieper, Hist.-polit. Blai1'"' XCIV 473. 2 Vedi le * Relazioni di Béthune a Luigi XIII del 22 aprile e 6 inai.;.?10 1629, loc. cit. Cfr. anche la lettera di Béthune del 19 maggio 1629 a Rich* iir ' parzialmente nelle Lettres de Bichelieu III 330, n. 3. 3 Vedi Quazza, La guerra I 335. ^ 4 Sugli ammonimenti del papa vedi le argomentazioni di Kiewni'-" 299, n. 2 contro Ranke (Päpste III6 158*). 5 Sulla pace conclusa il 24 aprile 1629 in Susa tra la Francia e l’Inghilterra e la sua importanza vedi Ranke, Engl. Gesch. IV4 223, Vili 122; BRO^'11 VII 137. Cfr. anche Federn, Bichelieu 117. 6 Vedi Fagniez I 414. Vedi Epist. VI, Archivio segreto pontificio.