Il papa pressato dalla Francia contro la Spagna.
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    La politica francese lavorava con altrettanto zelo quanto suc-•esso ad aumentare la tensione esistente fra il papa e le due linee <leirli Absburgo. L’ambasciatore francese d’allora, Filippo de béthune, sapeva influire maestrevolmente in tale senso. In ogni occ;isione richiamava l’attenzione della S. Sede sui soprusi poli-i io<»-ecclesiastici degli Spagnuoli. Non si stancava di ripetere che gli ¡Spagnuoli miravano a ridurre il papa alla condizione di cappellano del re cattolico.1 Benché Urbano Vili si mostrasse tutt’altro che amico degli Spagnuoli, Béthune faceva ancora sempre il malcontento. Ripeteva che gli Spagnuoli avevano ancora troppa influenza in Roma e che finivano sempre col veder soddisfatti tutti i loro desideri, perchè non si lasciavano spaventare dal primo ritìnto.2
    Béthune si giovò molto del fatto che il nuovo ambasciatore sparitolo, conte Oniate, colla sua condotta provocante ed indegna e eolie sue accuse infondate che la S. Sede fosse parziale contro la Spasa», provocò col papa un conflitto che, senza la moderazione di Urbiino, avrebbe potuto condurre ad una rottura tra Madrid e Roma.3 Ed ecco il diplomatico francese a rilevare abilmente che la condotta i»|] hanzosa di Oniate non derivava dai suoi cattivi sentimenti personali, ma era una conseguenza necessaria della troppa potenza che gli Spagnuoli avevano in Italia.4 La pressione spagnuola divenne per I rbano VI li ancora più sensibile per gli stretti rapporti di
*	ili|»|)o IV con Ferdinando II. Perciò il papa favorì un riawici-naim uto della Francia al rivale dell’imperatore, il duca bavarese, con il che si doveva creare un certo equilibrio.5 Urbano Vili del resto dichiarò francamente all’ambasciatore francese che gli stessi '«‘minienti che egli nutriva contro la Spagna li nutrirebbe anche '"litro la Francia, qualora questa avesse in Italia una posizione ''-'•mollica simile a quella spagnuola.6
       edi le * relazioni di Béthune a Luigi XIII, in data, Roma 1627 giugno 2 ' agosto 25, Cod. 7215, Biblioteca di Stato in Vienna. . <:l!i sPeoialmente la * lettera di Béthune a Luigi XIII del 15 luglio
 tir ^ e(li * Nicoletti III c. 7, loc. cit. Cfr. * relazioni a Luigi XIII di Bé-ve»',!!’.8TÌe (lue^e de* agosto, 4 e 8 settembre 1628, loc. cit. Oiiate, che dal s 1 na’ co,ne ambasciatore il 17 giugno 1626, era stato caratterizzato di'lil ‘lCC ' già il 24 aprile 1625 con queste parole: « Ognate, di cui si sta tnoit','/] °.P6r l’aml)a8Ciata, credo che costì sia ben noto et io l’ho riputato (jj'! 'lloPPÌ° e attissimo a far mali offizi et particolarmente a porre gelosie <?t i , e-DZe. U0U tanto al principe al qual vien mandato, quanto fra quello iimistn degli altri principi ». Nicoletti III 503, loc. cit.
    6 lettera di Béthune a Luigi XIII del 12 agosto 1627, loc. cit.
(vedi s °P°ck® nel maggio 1627 era cessato il dissapore fra Monaco e Roma Kétbi ' U>ÌIrZER’ /'jUr Politile 189) Urbano Vili in base alla * relazione di e M-, tU> a.^u*g* XIII del 15 luglio 1627 propose un accordo fra la Francia sbimihano I, Biblioteca di Stato in Vienna.
       11	es mesmes pensees qu’il temoignoit contre les Espagnols, il les auroyt