Lorenzo Magalotti e il cardinale Antonio Barberini. 257 l a . nomo di poche parole, le ambiva1 perch’egli, che era iirima impiegato di banca, mostrò «alla maniera fiorentina » ,¡1 re sovratutto ad arrotondare la sua sostanza. Egli sa bene _ : li ino gli ambasciatori d’obbedienza veneziani, - che il p,—- 1« del denaro aumenta la fama ed innalza sopra la gran in uè ritiene conveniente e ragionevole che un parente di si trovi dopo la morte di costui in condizioni ristrette.2 ; >. figli di Carlo, Francesco, ch’era giovane amabile, di puri co- • di grandi speranze, diventò prelatoe membro della Con->111 ;; nell'agosto 1623. Gli furono assegnati gli appartamenti che m vivano abitato i cardinali Borghese e Ludovisi, cosicché suo zi" : mi recarsi in ogni tempo da lui. Perciò l’ambasciatore estense i va già il 19 agosto 1623 che Francesco diverrebbe la prima pt-i dopo il papa. Infatti il 2 ottobre egli ricevette la por-pi1! Siccome aveva solo 26 anni, Urbano gli mise al fianco un >• consigliere in Lorenzo Magalotti, fratello di Costanza. M-i. ¡li stava in intimi rapporti col Papa fin dalla gioventù, a servito come vicelegato a Bologna e, per sua Tacconimi,: /ione, Paolo V e Gregorio XV gli avevano affidati impor-' ranchi. Urbano Vili, che apprezzava a ragione il talento 'lipln itico di Magalotti, lo nominò segretario dei brevi ai principi. ( i che equivaleva al segretariato di Stato.4 Magalotti dette i» «l'i- io posto ottima prova di sè, divenne uno dei personaggi ira importanti accanto al papa ed ebbe la porpora il 7 ottobre {(>24, contemporaneamente al cappuccino Antonio Barberini.s •'I alotti, con la saggezza che gli era propria, si teneva pos-•-iliilnii'nte indietro per non suscitare la gelosia del cardinale », x c? 1 : ’ 1 h o. Questo motivo contribuì anche a farlo decidere nel 1628 'li Ang. Contarini 262. ‘ •■•li Barozzi—Berchet, Roma I 235. Sull’avidità di danaro di Carlo r-' ipporto di Béthune del 17 dicembre 1628, Biblioteca distato ! n ' lenna. 1 ' (,di gli * Avvisi del 16 agosto e 2 settembre 1625, Biblioteca •'f 1 <• a n a ; le relazioni dell’ambasciatore estense del 19 e 26 agosto 1623, 1 r ’ ivio di Stato in Modena (egli dice Francesco d’« innocentis-Mnii ,"'„turni »); Ciaconius IV 525. Possevino giudica al 16 dicembre 1623: 1 u dinale nipote è vergine, erudito, verecondo giovane, ma di molta aspet-" 'Archivio Gonzaga in Mantova). Cfr. anche R. Zeno 152. marmoreo del cardinale nel corridoio che mena alla sagrestia di S. Pietro, r/;r"tto a olio nella Biblioteca Vaticana; cfr. GRomanelli nella •‘l''"/na nazionale LV11 814. Una collezione delle * lettere (originali) dirette ; . 1 Barberini in Barò. 2167-2169 (1616-1629) 2170 (1630-1677) 2171, Bi- 11 o t e e a Vaticana. , .. * Relatione del 1624, Archivio segreto pontificio. Zeno 154; P. Contarini 214; Studi e docum. XXII, 210. '’edi CiAcoNitrs IV 531, 537. p*STOR, Storia dei Papi, XIII. 17