474 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo V. trionfale di Gustavo Adolfo, che Urbano Vili nel 1633, nella presentazione di un grande piano per combattere i Turchi, aveva contato di affidare al generalissimo imperiale una parte assai importante.1 Alla notizia dei successi di Wallenstein nella Lusazia, il papa, in un Breve del 12 novembre 1632, lo aveva felicitato come (' liberatore della Germania ».2 Wallenstein sapeva ingannare come tutti gli altri anche i circoli romani. Ora, anche dopo la catastrofe, l’opinione comune a Roma era che Wallenstein fosse più. un tradito che un traditore.3 Quando arrivò la relazione del nunzio Rocci sulla colpa del generale, il Cardinal Francesco Barberini si espresse dicendo che le trattative per la pace si svolgerebbero ancora più difficili, qualora dovesse risultare vero il sospetto espresso dall’imperatore di fronte al nunzio, che la Francia avesse partecipato al complotto.4 In Spagna, come contraccolpo della caduta di Wallenstein si palesò subito una crescente avversione alle trattative di pace. Lo stesso avveniva da parte di Richelieu, il quale però sapeva nascondere meglio degli impetuosi Spagnuoli i suoi veri sentimenti.5 Anche se Richelieu, di fronte al nunzio francese Bichi, negò qualsiasi partecipazione al tradimento di Wallenstein, giurando che se si potesse dimostrare il contrario egli voleva essere chiamato « l’uomo più disonesto del mondo », non c’è però alcun dubbio che si dovette solo al caso, se non venne concluso a tempo col generalissimo imperiale un trattato in base al quale, per il suo atteggiamento contro l’imperatore gli veniva assicurata la somma di un mili"H** di lire. La morte di Wallestein rappresentò quindi una grave perdita per la politica di Richelieu e del suo collaboratore P. Giuseppe.6 Nonostante le previsioni assai sfavorevoli, Urbano MI* insistette nei suoi sforzi per avviare trattative di pace, e invito la Francia come la Spagna a non rifuggire dai necessari sacrifici per giungere finalmente ad un accordo. Notevole fu che la Santa Sede proponesse già allora la soluzione che venne accettata nel 1641 : trattative separate per i cattolici e per i protestanti. Le prime, opinava il papa, si sarebbero potute condurre a Roma. Ma gl' Spagnuoli, che speravano sempre di indurre Urbano a rompere con la Francia, respinsero la loro partecipazione al congresso a Roma 1 Vedi la relazione di Niecolini 12 febbraio 1633 in Leman 372. n. 1 2 Vedi Leman 372, n. 2. Quale importanza si attribuisse allora >' Roma alle vittorie di Wallenstein è dimostrato anche dalla festa all Anima, vedi Schmidlin 457. 3 Vedi Srbik, Wallensteins Ende 310. 4 Vedi la lettera di Fr. Barberini dell’11 marzo 1634 in Leman 3/4. n. 5 Vedi Leman 375 s. ^ . 6 Vedi Fagniez II 179 s. Cfr. Gtndely in Allg. Zeitung 1882. Supp • nr. 103.