798 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo X. scimento generale. In una poesia «li meravigliosa bellezza, composti! nel 1645, egli esaltò la magnificenza della Chiesa.1 Anche un’altra grandezza spirituale dell’Olanda, Ugo Grozio, il fondatore del diritto internazionale, « il miracolo del suo secolo »,2 che aspirava ad una riunione della cristianità separata, ha fatto ritorno nel 1644, con umiltà e con fede, all’antica Chiesa.3 Una riparazione al dileggio di Maria, abituale nei Calvinisti, i cattolici olandesi poterono scorgerla anche nel fatto che Ian Pietersz Sweelinck, organista in una chiesa calvinistica di Amsterdam, il predecessore più potente di Sebastiano Bach, compose, in onore della Vergine Santissima, tre splendidi pezzi musi cali, e che Eembrandt espresse in un’opera d’arte di prim’ordinc la concezione cattolica dell’elevatezza e della santità della Madre del Signore.4 Per sette secoli i regni del Nord avevano formato una, perla nella corona delle provincie ecclesiastiche cattoliche che circondano la cattedra di Pietro, fino a che la tempesta della rivoluzione religiosa ebbe annientata la fiorente vita ecclesiastica colà sviluppatasi. Con decisione assolutistica e nell’interesse dei governi civili la religione cattolica fu soppressa violentemente, la predica-cazione delle sue dottrine e l’esercizio del suo culto puniti nella vita e negli averi. Furono incamerati i beni ecclesiastici, le case di Dio spogliate dei loro ornamenti, molte abbattute ed i conventi soppressi. Per quanto doloroso fosse tutto ciò, la Santa Sede non cessò dagli sforzi per salvare quanto era ancora salvabile. Scomparve però ben presto completamente la viva speranza, nutrita ancora sotto Clemente Vili, di riunire alla Chiesa il maggiore dei regni del Nord, la Svezia.6 Ciononostante tuttora vivevano in Svezia segretamente dei cattolici. Al tentativo fatto dal gesuita Enrico Schacht di amministrare loro i sacramenti pose fine un tradimento 1 Cfr. le biografie di Alberdingk Thym (Amsterdam 1869), Baumgartner (Friburgo, 1882) e Kolff (Haarlem 1896). 2 Così lo chiamava il Vossio. 3 F. S. Schulte, l’editore del più importante scritto cattolico sulle opi nioni religiose del Grozio, dice, come «specialmente la questione, se il sia «divenuto» cattolico, sia tuttora sub lite» (Broere, Grotius sur katholischen Kirche, Treviri 1871, vi). Anche il Krogii-Tonning (il- 1 iU und die religiösen Bewegungen im, Protestantismus seiner Zeit, Köln 1904) 1 è andato più avanti. Sofia Görres (Ist H. Grotius Katholisch gesU» »'■ in Hist.-polit. Blätter CLIV 1 s., 132 s., 161 s.) lia esaminato di nuovo stione, e, in base ad una lettera novamente rinvenuta del Balde al in data 4 marzo 1644, l’ha risolta affermativamente. Il nunzio F. Ging1 ^ già nel 1641 e 1642 segnalata da Colonia la possibilità di una conversioni’ ^ Grozio; vedi Klönne, Amsteldamensia, Amsterdam 1894, 183 s.; Obb. • Bescheiden I 296. 4 Vedi Kronenburg, loc. cit. 188. 5 Cfr. la presente Opera, vol. XI. 396.