XXIV. Avvertenza. Per evitare il pericolo che sieno a male interpretate le nostre intenzioni, crediamo conveniente di far qui una dichiarazione. Il lettore si sarà di leggieri avveduto che noi nella nostra Appendice non avemmo se non un solo pensiero, quello di allcttare l’animo e la curiosità di lui in più maniere, ed a ciò fare perchè dalla varietà nascesse diletto, ora lo trattenemmo con novelle e racconti, ora con articoli di critica e di quando in quando con la dipintura dei costumi o particolari del nostro paese, o generali della società, in quest’ultima parte seguendo, benché le mille_ miglia forse da lungi, le tracce a noi lasciate dall’Addison, dallo Steele, dal Gozzi, dal Jouy, e da molti altri, notando festivamente e argutamente quanto comportava la facoltà del nostro intelletto, alcun vizio o difetto, alcun ridicolo dei moderni costumi perchè ne uscisse e se ne evitasse la difformità o la sconcezza. Non a-vemrao la stolta superbia di farci riformatori del secolo; avemmo il solo diletto di osservare e notare,e lungi dal voler offender persona, ci siamo sempre studiati di veder le cose nel loro più generale aspetto; le abbiamo esaminate in sè