434 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo IV. un rifugio nei Paesi Bassi spagnuoli, Richelieu divenne più potente che mai.1 Frattanto in Germania erano accaduti avvenimenti molto importanti. Il 22 agosto 1631 il Langravio Guglielmo di Assia-< 'assel si associò al conquistatore straniero, e fu il primo principe che lo facesse volontariamente. L’11 settembre il principe elettore sassone, Giovanni Giorgio, strinse alleanza con gli Svedesi e unì le sue truppe con quelle di Gustavo Adolfo. Il 1° settembre, presso Breitenfeld, a nord di Lipsia, si venne a battaglia, nella quale la migliore tattica e il superiore armamento degli Svedesi ottennero una completa vittoria. Fu una decisione definitiva, come quella del Monti-Bianco, ma in senso inverso. Gustavo Adolfo seppe ora guadagnarsi la popolarità. Dichiarandosi apertamente protettore del protestantesimo tedesco,2 che di qui innanzi non aveva più da temere l’esecuzione dell’editto di restituzione, egli iniziò attraverso la Turingia e la Franconia quella marcia trionfale che doveva condurlo fino al Reno. Colla notizia della battaglia di Breitenfeld giunse a Roma anche un’altra nuova terribile: la consegna di Pinerolo e della Valle di Perusa alla Francia strappava alla Spagna uno dei primi vantaggi della pace di Cherasco, e minacciava di riaccendere la fiaccola della guerra in Italia. Urbano Vili credette di dover prevenire anzitutto questo pericolo ; impedendo una rottura aperta fra la Francia e la Spagna, egli sperava di giovare anche alla causa cattolica in Germania, poiché altrimenti l’imperatore avrebbe perduto i soccorsi finanziari della Spagna contro Gustavo Adolfo, soccorsi che non poteva dare la Camera apostolica.3 Urbano Vili pose in moto in tutte le direzioni i suoi diplomatici onde conservare la pace. Il nunzio di Parigi venne incaricato di far comprendere insistentemente a Richelieu i pericoli che nascevano in Germania !lf‘r la Chiesa e di dissuaderlo dall’appoggiare Gustavo Adolfo.4 Nell" stesso tempo, Urbano Vili si sforzava di ottenere da Richelieu h' 1 Vedi Ranke, Franzòs. Gesch. II2 403. La relazione di Bielii del -i'1 1-sto 163], qui citata senza fonti, rimase per me irreperibile; invece Bari>■ • • p. 98 (Biblioteca Vaticana) contiene una * Relazione di Bici)' in data Meaus 28 agosto 1631 in cui è detto: « Il cardinale che vedo il re Hl tuI t in tutto nelle sue braccia si tiene in maniera securo che nulla teme ». ^ egli ristabilita la concordia fra il re e la sua consorte, « et ella medesima ' ^ pubblicamente esser obligatissima al cardinale e vuol male a tutti quelli c < l’havevano marimpressionato ». 2 Vedi Kretzschmar, Gustav Adolfs Piane und Ziele in Deutschland ' Cfr. Droysen II 408. 3 Vedi Leman 37 s. . ,^e 4 * « Ritorni a pregare e fare uffizi per la desistenza delli aiuti e)ca*0I1.t*nl. di costà pervengono al Sueco ». Istruzione di Barberini a Bichi dell 8 b®' bre 1631, Bari. 8114, Biblioteca Vaticana. Cfr. LeMAì*