9(5 IL CONVENTO vento dove i montenegrini più devoti vanno a fargli omaggio e a baciarli in segno di venera- zione la mano. Il convento con la piccola chiesa dove fu cantato il Te Deum dopo 1’ annunzio so- lenne del fidanzamento della principessa, non ha nulla di straordinario all’infuori del grandissimo interesse storico. Il monastero addossato alla col- lina rocciosa e che ha anch’ esso come il palazzo del bigliardo delle torri agli angoli, guardato da un certo punto di vista, ha più l’aria di un’ an- tica fortezza smantellata che d’un luogo sacro alla religione. Sotto gli archi della galleria che è al primo piano della costruzione, sono seppellite le salme dei parenti che ha perduto il principe Nicola, la principessa Zorka che mori di parto e il bambino che non gli sopravvisse che qualche settimana. Nella chiesa v’è il sarcofago di Pietro I, di que- st’ uomo straordinario che fu a un tempo il padre, il capo spirituale, il sovrano, il guerriero il legisla- tore del Montenegro. Prima era stato seppellito a Stanjevich. Sette anni dopo un giovane raccontò che il venerato Wladika gli era apparso una notte circondato da un aureola luminosa : fu aperta la sua tomba e fu trovato il corpo intatto. La noti- zia di questo miracolo si divulgò in un baleno, lo si proclamò santo, e il suo corpo fu da allora messo nel sarcofago dove è tutt’ ora conservato