10 Introduzione. accortezza e la sua moderazione trovarono, lentamente ma sicuramente, un compromesso soddisfacente che assicurò l’indipendenza della Francia dalle brame spagnuole e preservò questo Stato da una dissoluzione confessionale pari a quella di cui era caduta vil tima la Germania. Ora anche in quel paese desolato dalle guerre di religione potè fare il suo ingresso il rinnovamento religioso; esso fu promosso da Clemente in ogni guisa e si estese ben presto a tutte le classi. Incomincia l’epoca dei vescovi riformatori e sorgono nuovi Ordini, che si dedicano di preferenza a scopi pratici, all’insegnamento e alla cura dei malati. Il mantenimento della Francia nella fede cattolica assicurò al tempo stesso la consistenza della Chiesa nei Paesi Bassi spagnuoli confinanti e nei territori del Basso Beno. Ma la riconciliazione di Enrico IV ebbe ancora un’altra conseguenza, già tenuta in vista da Sisto V: il ristabilimento dell’equilibrio fra le due grandi potenze cattoliche, liberò la Santa Sede dalla oppressiva tutela spaglinola e le restituì quella importanza internazionale che aveva fatto di lei durante il Medio Evo il giudice arbitrale fra le potenze europee. Così Clemente Vili, coadiuvato da suo nepote Pietro Aldobrandini, potè nel 1598 fare da mediatore per la pace tra Francia e Spagna, e nel 1601 per quella tra Francia e Savoia. Pienamente consapevole della importanza che per la restaurazione cattolica aveva l’accordo tra Parigi e Madrid, egli desiderò un vincolo familiare tra le due corti. La politica pacifica della S. Sede mirò anche alla protezione della religione e della cultura cristiana contro la pressione dei Turchi verso occidente. Clemente Vili cercò di formare una grande coalizione per scongiurare il pericolo minacciante da parte dell’IsIam, e i suoi sforzi per essa si estesero fino alla Russia e alla Persia. Una pagina particolarmente gloriosa del suo pontificato è quella della partecipazione alla difesa dell’Ungheria, ove egli, nonostante il pessimo stato delle proprie finanze spedì somme ingenti e, per tre volte, truppe pontificie. Ma non si ottennero che successi parziali; e alla fine la situazione prese un aspetto più minaccioso che mai per causa dei torbidi in Ungheria e in Transilvania. Grosse delusioni toccarono a Clemente Vili anche in Olanda, Inghilterra, Scozia e Irlanda, ove i cattolici subivano la più grave oppressione. Assai penoso per lui fu anche il fallimento degli sforzi per la restaurazione cattolica in Svezia. Poterono annoverarsi invece progressi decisivi della Chiesa in Polonia; se al principio del pontificato di Clemente Vili, scrive il nunzio di colà, Malaspina, poteva sembrare che il protestantesimo fosse sulla via di sradicare da questo stato la religione cattolica, ora è l’antica chiesa che porta 1 eterodossia alla sepoltura. Grandi speranze inoltre erano legittimate dall'unione avvenuta nel 1595 dei Ruteni scismatici come dal risveglio e dal rinvigorimento della vita cattolica in Germania,