178 Gregorio XV'. 1021-1623. Capitolo iV. prile 1621, venne dato il preciso incarico 1 di esortare Ferdinando II ii non perdere un minuto onde completare più rapidamente chi-fosse possibile la sua grande vittoria, la quale in una sol» ira aveva allontanato un cosi terribile pericolo, che le più ampie ranze sembravano autorizzate.* Bisognava agire celermente. St faceva qui un chiaro accenno all’esitante generale imperiali Bucquoy, a proposito del (piale anche Massimiliano diceva che „'li era rimasta in corpo la lentezza spagnuola.3 Bisognava per i<‘ «sollecitare e stringere opportunamente Cesare ei suoi ministris non perdere il tempo, a non ¡sdegnare con la lentezza l’istessa fortuna, a ciò che non si torni a mettere tutto l’impero in perielio, perchè le seconde cadute degli infermi sogliono essere peggiori ilei primi mali ».4 _ L’istruzione per Carata svolgeva un programma chiaro e diffuso di tutte le misure che bisognava prendere nel campo politici e religioso. Siccome i protestanti miravano alla caduta della ca-s d’Absburgo ed alla distruzione della Chiesa cattolica nell’impero, bisognava far di tutto per mantenere l’impero in mani cat > lidie e conservare e difendere l’antica fede in Germania. Per< ió Carafa doveva sollecitare il trasferimento del seggio elettor.de, reso vacante «lai bando inflitto al palatino Federico V, al duca Massimiliano di Baviera, rigidamente cattolico, assicurando <"'> la maggioranza cattolica nel collegio dei principi elettori, e doveva nello stesso tempo esigere energicamente che si continuasse la xione in favor» di essi; vedi Antiiien y. Iter papetliche .\untiti* Carafa, Berlii.J-I stili ( l’rogr. del ginnasio « suni grauen Kloster >) che viene alla conclusione < tic questa parte ha grande valore « perchè deriva da un uomo che come testimoni -oculare scriveva in base a reiasioni e documenti ufficiali ». Un guaio è che i Commentario non mettono al loro posto cronologico i provvedimenti ordin i i. per e»., l'aholisione del calice ai laici viene ricordata appeua (p. 186) nell’»»11 1623, sebbene fosse avvenuta già nel 1621 e nel 1622. 1 L'istruzione, riprodotta in riassunto dal Rankk (Pipite III* 119 sensa citazione del manoscritto, in data 1621 aprile 12, venne usufruita, ripf ducendone alcuni brani, da I,ABViMKK(/iir/Circ*eiijiicÀ. 128e Sititi. 462) secondo la copia del Cod. 473 p. 203 della Biblioteca Corsini in Roma e da Astiiirs Y (loc. cìt. 14 s.), secondo le In/, polii. XI p. 259 della Di b lì t> teca di Stato in Berlino. Altri manoscritti nella Biblioteca Nazionale di Parigi ( -W». Hai. 10.065 n. 1), nel (.'od. XI G. 31 del • Biblioteca nazionale di Napoli e nel Cod. 1257 della B i -blioteea Ossoliniana in I.eopoli. 11 testo migliore in f*1"' 5232 pp. 1 43. Se ne è servito come base il Koixmakh (.Irto I 56 fino a 62) >> producendo per intero però solo i passi che si riferivano alla Boemia e »1» persona del nunzio. Il • Breve credensiale di Carata per Eggenberg è, in da*» IH aprile 1621, orig. in Archivio Herberstein in Eggenberg- 1 • • Dico celeste vittoria che mai si riportasse, poiché da un sommo pei' colo si trasportano ili poco d’hora le cose in somma speranza di felicità ». Bari-5232. Biblioteca Vaticana. ‘Vedi Hvhtriì Vili Hill. * Ivi.