Aspirazione del papa al ducato di Urbino. 273 • idecise di cedere. Essa sperava con ciò anche di ottenere :: i_liori ( (indizioni per le proprietà allodiali. Così il 16 novembre : lY j u nza, in nome del granduca Ferdinando, approvava la dichia-. i/ii ine 'lei duca di Urbino. Se anche dall’imperatore Ferdinando II ■ • ~i jmtè ottenere lo stesso, pure il contenuto della dichiarazione it: 1 ' ri a ledei 2 marzo 3624 era tale, da non fare difficoltà al papa it i .i-<> di una eventuale occupazione da parte sua.1 Anche i V. - ini. che da principio s’erano messi dalla parte della Toscana . .¡i-ll'imperatore, fecero orà rapidamente macchina indietro e t promisero perfino il loro aiuto.2 Già il 18 dicembre 1623 Urbano Vili aveva comunicato ai . ! ^¡ ìli in concistoro la dichiarazione del duca di Urbino e la mi,:.'l'ina ottenutane dalla Reggenza fiorentina;3 questi documenti v.■:i inviati anche ai nunzi perchè li presentassero ai rispettivi _ rai.4 Il 14 giugno 1624 il papa era in grado di comunicare ai < ai■ 1 it■ !i una convenzione conclusa il 30 aprile col duca di Urbino . con Firenze 6 che regolava tutti i punti che avrebbero potuto «ir!, delle difficoltà dopo la devoluzione.6 Nonostante tutti questi accordi, Urbano Vili era in seguito • ■ assillato dalla paura che il ducato potesse tuttavia sfuggire alla » ¡¡¡osa. Ciò spiega l’insistenza del papa perchè tutti gli impiegati o i comandanti militari del ducato s’impegnassero con giura-■ii'-nti ; prestare obbedienza, dopo la morte del duca, alla S. Sede. 1 miio ** * ^cta insist., loc. cit. relato pieno di ineriti e di virtù», dice * Nicoletti (II 193) ove ulte-riüri ‘iati su Gessi. Pl “a. Storia dei Papi, XIII. 18