9 alla difesa contro i Turchi, alla riforma del calendario c a promuovere la scienza e l’arte. Mentre Gregorio diresse la navicella di Pietro per quasi tredici anni, con accortezza non minore che energia, solo cinque anni (1585-1590) furono riserbati al suo successore. Se tuttavia la figura del papa francescano Sisto Y si è impressa nella memoria della posterità molto più distintamente di quella del suo predecessore, ciò fu dovuto al fatto che l’uomo il quale ebbe ora la tiara era di una grandezza unica. La sua personalità geniale esercitò un tale fascino sopra i contemporanei, che a lui furono ascritte opere appartenenti al suo predecessore Gregorio XIII, e la leggenda popolare s’impadronì della sua figura. Grande in tutte le sue intraprese e i suoi piani, Sisto V ristabilì, con la spietata repressione dei banditi, la tranquillità nello Stato della Chiesa, ordinò le finanze, cominciò il prosciugamento delle Paludi Pontine, promosse scienza ed arte. Egli creò la nuova Roma. Ancora oggi proclamano colà la sua gloria le splendide sale della Biblioteca Vaticana, i palazzi del Laterano e del Vaticano, gli acquedotti, le nuove strade, gli obelischi adornati con l’insegna della Croce, le statue dei principi degli Apostoli su le colonne di Traiano e di Marco Aurelio e la cupola di 8. Pietro portata vicino al compimento. Non meno che in questo, il papa si affermò come organizzatore in grande stile, anche avviando un più stretto collegamento dell’episcopato col centro della unità ecclesiastica mediante l’introduzione di visite Iteriodiche dei vescovi a Roma, dando al collegio dei Cardinali la sua forma definitiva e fondando, coll’organizzazione delle Congregazioni, quel Governo universale unitario, tranquillo, silenzioso della S. Sede, la cui grandiosità è ammirata anche dai nemici mortali della Chiesa. Questa riforma amministrativa ebbe importanza grandissima per la penetrazione della restaurazione e riformi!, cattoliche, promosse da Sisto con tutte le forze nell’impero germanico, nei Paesi Bassi spagnuoli e nella Svizzera. Con tutto ciò non è ancora esaurita la importanza di questo breve pontificato. D’influenza storica mondiale fu il contegno di Sisto V di fronte alla grande crisi allora attraversata dalla Francia. Il papa geniale, la cui ampiezza di sguardo politico sta in contrasto tanto singolare colle sue origini campagnuole, ha salvato, in ima lotta esasperata coll’imperialismo spagnuolo, l’indipendenza politica della Francia, ha reso possibile la sopravvivenza della Chiesa in quello Stato ed ha preservato la Santa Sede e l’Europa dal disastro di un cesaropapismo spagnolo. La soluzione del problema francese mediante la riconciliazione di Enrico IV colla Chiesa, avviata da Sisto V, si compì sotto Clemente Vili (1592-1605), che, in contrapposto all’energia senza riguardi e all’ardito spirito d’iniziativa del suo geniale predecessore, fu un politico estremamente circospetto e riflessivo. La sua