Vicende posteriori dell’istituto di Mary Ward. 619 di sottomissione filiale alla Chiesa, sull’orlo della rovina eppure persuasa, che la sua opera rimarrebbe sino alla fine dei tempi.1 Si potrebbe prendere la figurazione di una simile anima per la pia eroina di una leggenda medievale, ma Mary Ward sta nella piena luce della storia. Come antecedentemente Francesco di Assisi, anch’essa non ha potuto effettuare pienamente il suo pensiero primitivo; il piano di fondare una comunità gesuitica femminile risultò inattuabile. Ma per gli Ordini insegnanti femminili la sua fu opera di pioniere; essa ha preparato la via per l’organizzazione di queste comunità sotto una superiora generale, che può, nonostante la clausura, trasferire e scompartire a suo arbitrio da una sede all’altra le singole forze insegnanti ed ausiliarie. Per verità, delle 200-300 Sorelle, in dieci case, unitesi a Mary Ward fino al 1631,2 solo poche le rimasero fedeli dopo la Bolla di Urbano Vili.3 Ma la casa della comunità, in Monaco, ormai trasformata, rimase,4 e di qui essa si propagò, specie dopo l’approvazione della regola per parte di Clemente XI, in tutte le parti del mondo.5 2. La Congregazione dell’inquisizione mantenne anche sotto Urbano Vili la sua antica posizione preminente: essa si riuniva tre volte la settimana, una volta sotto la presidenza del papa;6 appartenevano ad essa i cardinali più ragguardevoli, fra cui i due nepoti I rancrsco ed Antonio Barberini.7 I poteri ed il raggio di attività 1 ¡Ho le dette affidamento, « that this Institute shall remain in the Church ' '"»I until the end of the world» (a Urbano Vili, loc. cit. 331). 2 <’UAMBERS II 385S. 5 Ivi 396. .. 390. La casa di Vienna rimase almeno fino al 1638 (Wiedemann Il cardinale Klesl aveva ordinato il 7 ottobre 1629 una visita della a,a’. ^:l quale riuscì di sua soddisfazione (ivi 262). In prospetto delle case nel 1621 è dato dal Riesch 171-176. Sulle case lis'-;16 *U ®av*era V0di Buchinger nelYOberbayr. Archìv XVII (1857) 140 ss., ' ti. Alv. Contarini, Relazione 355. La « domus Inquisitionis » dovette er riparata nel 1626; cfr. * Arm. 42, t. 60, p. 59, Archivio segreto P°nt i £ic i o . suo iri>a nomÌna Francesco Barberini è riportata in un * Avviso del 6 giu-s e Biblioteca Vaticana. Un * appunto nell’ Archivio tìzi» f ° P 0 n t i f i c i o (Miscel. XI 42, p. 421) dà come membri del Sant’Uf-jjarb^0- *° ^ rkano Vili: « Cardinali: Roma, Barberino, Ceva, S. Honofrio [Ant. Coloni'ni1^ ®Pa(*a’ Grinetti, S. Clemente [Scaglia], Panzirola, Lugo, Cecchini, Gene Bichi, Verospi, Falconieri; Consultori: Il patriarca d’Antiochia, a e di S. Domenico, Maestro del Sacro Palazzo, Mons. Bilio, Pauluzzi