L’espulsione del collettore pontificio dal Portogallo 741 procrastinate. Nei Paesi Bassi si procedeva a nomine per abbazie senza indulto; nel Milanese l’immunità ecclesiastica era annientata dall’economato regio. Questo era il ringraziamento per avere reso Urbano Vili a Filippo IV più favori di ogni altro predecessore, tali, anzi, che il clero spaglinolo sollevava amare doglianze per le decime impostegli col permesso del papa. Causa la dipendenza della Chiesa dallo Stato anche la disciplina ecclesiastica soffriva gravemente. Al Facchinetti fu ordinato d’intervenire in questo campo, e particolarmente, di premere su l’osservanza della residenza e sul resoconto personale da darsi dei vescovi colla visita « ad limina » in Roma.1 Egli, tuttavia, dovette fare nelle questioni politico-ecclesiastiche le stesse tristi esperienze del suo predecessore.2 Sembrava come se la Spagna ritenesse giunto il momento per vendicarsi con nuove offese alla libertà ecclesiastica della condotta imparziale del papa nella lotta fra gli Absburgo e la Francia, ma anche per costringerlo a un cambiamento della sua neutralità. Nell’amarezza per il rifiuto del cappello rosso al Peretti, risonò da parte spagnuola più alto il grido, che il papa favoi’iva la Francia. Quanto fosse falsa l’accusa fu dimostrato proprio allora da Urbano con la resistenza incrollabile alle pressioni del Gabinetto di Parigi al conferimento della porpora al Mazzarino.3 Un attacco particolarmente grave alla libertà ed immunità ecclesiastica si ebbe in Portogallo nell’agosto 1639. TI Collettore apostolico di là, Alessandro Castracani, dal suo ingresso in ufficio uel 1634 ebbe a sostenere gravi lotte colla malevolenza dei funzionari. Un ex-ebreo, di nome Tommaso Pignero de Yega, che ricopriva l’ufficio di regio procuratore, ottenne, che in base a una legge dubbia sopra i beni ecclesiastici venissero sottratti alle chiese i lasciti ecclesiastici annuali (cosidetti Capilla.9).4 II Castracani fece 1 « * Instruttione data a Msgr. Facchinetti, nunzio straord. alla Mli Catt.* »» d, -l/s. della biblioteca del cardinale Gentili; dal 1902 nella Biblioteca '‘*1 Barone fon Pastor. La data (estate 1639) risulta dall’esser '■cordati i primi litigi col Castracani, ma non la sua espulsione accaduta ln agosto. Sulle usurpazioni statali nei Paesi Bassi vedi Cauchie-Maere, tntetions; passim, spec. 197 s.; Hist.-polit. Blàtter CXXXVI 518. Sulla ‘^clatio Belgarum rer. sub nuntiatura Doni, della Lionessa », 1627-1634 '-archivio segreto pontificio) vedi Goemans VI 279 e Cauchie ,n -innales p. l'Mst. ecclés. 1906. ^ulle difficoltà, che lo attendevano, il Facchinetti venne immediatamente ‘‘"ertito da un suo compaesano, il marchese Malvezzi, dimorante alla corte Jl'agnuola; vedi * Nicoletti VII c. 12, Biblioteca Vaticana. Ivi l'J'ic la * notizia, che si riteneva il Campeggi fosse morto più per dolore morale 1 ‘ Per l’età, e cioè perchè gli Spaglinoli lo sospettavano d’intesa col Richelieu. “ ' edi * Nicoletti VII c. 12, p. 672, loc. cit. pelle 80pracit.ata (n. 1) * Instruttione a Facchinetti definisce le « cap-' liifv " C°S': “<"'08* chiamano in Portogallo quei beni che vengono lasciati alle ”e con obbligo di messe et altre pie opere ». Sulle dispute riferisce ampia-