640 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo VII. ostili alla Chiesa occasione di trionfo e d’insinuazioni. Ma dovunque opera l’uomo, accadono talora degli errori, salvochè, per istituzione di Cristo, un tribunale sia fornito d’infallibilità, ciò che non si pui. affermare di quello dell’inquisizione, neppure se le sue decisioni vengono approvate dal pontefice nella forma consueta. L’avvenimento deplorevole ebbe tuttavia anche le sue conseguenze buone, per verità involontarie. Per il Galilei personal mente non fu punto una sciagura di esser riportato dall’attività di scrittore per il grosso pubblico al lavoro rigorosamente scientifico, dall’astronomia al suo campo specifico, la fisica; forse la sua opera sulle leggi del moto, che è il vero fondamento della sua fama presso la posterità,1 non sarebbe apparsa mai, se la sua condanna e abiura non lo avessero distolto dal cercare la fama fuggevole presso i contemporanei. Per i teologi l’errore del 1616 e del 1633 fu per secoli un ammonimento costante, che fu anche preso a cuore. Un secondo caso Galilei non è più avvenuto. 3. Fra le numerose proibizioni di libri, in parte ancora oggi in vigore, della Congregazione dell’indice e dell’inquisizione di quel tempo,2 ha particolare importanza un decreto del 1° agosto .1641. condannante 18 opere diverse, fra le quali al primo posto 1’« Augu-stinus » di Giansenio. Urbano Vili confermò la decisione nel modo più solenne con una Bolla del 6 marzo 1642, con che la sentenza ottenne una gravità particolare.3 La nuova eresia di Giansenio ha una preistoria piuttosto lunga ed è strettamente connessa collo sviluppo religioso della Francia. Lo zelo raddoppiato, col quale, dopo le terribili conseguenze delle guerre ugonotte, la maggioranza del popolo francese si voi'1 di nuovo all’antica religione, aveva condotto particolarmente a una potente fioritura di Ordini religiosi. Spiriti di maggior profeti dità interiore furono penetrati dalle idee religiose fino ad un. dedizione ardente, e poiché anche altri s’infiammarono al '"!l 1 « Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove sc'el,'t j,, nenti alla meccanica e i movimenti locali ». Leida 1638, in Favaro \ IH ' ' , 2 Vedi Hilgers 423. Ivi 547 s. circa il divieto non sufflcientemeni« < ^ rito, emanato già il 3 maggio 1640 dalla Congregazione dell’Inquisizione- 1 ' il XX0 volume, comparso solo nel 1641 a Colonia, degli Annales eco < ^ del domenicano Abramo Bzovio, morto nel 1637, divieto in°iilca^0 ‘ jrraii bano VIII con Brevi al senato di Colonia ed al vescovo di Osnabiuc-«esco Guglielmo von Wartenberg del 26 maggio 1640. 3 L’Indice offre solo cinque di tali Bolle; vedi Hilgers 96.