878 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo XI. che avessero ancora in sè lo spirito di Bonifacio Vili; anch’essi avevano grossi debiti, che il cardinale Luigi si sforzava di liquidare. Seguivano ai nominati i Cesarmi ed i Cesi; finalmente gli Altemps, imparentati con molte famiglie romane. Gareggiavano con l’antica nobiltà romana le nuove famiglie papali: i Bonelli, Boncompalili, Peretti, Aldobrandini, Borghese, Ludovisi e Barberini. I Peretti e gli Aldobrandini erano già estinti in linea maschile, i Borghese ed i Barberini disponevano di ricchezze principesche, ch’essi seguitavano costantemente ad accrescere col risparmio. Le altre famiglie della nobiltà romana sono divise dall’Ameyden in tre classi: 1111 mezzo centinaio antiche di 300 anni, 35 di 200, e 16 di 100 anni. Le più si erano innalzate da modeste situazioni. I loro antenati erano notai, farmacisti, perfino conciapelli. Nove casati, special-mente di Genova e di Firenze, erano pervenuti a gran ricchezza curando le lucrose operazioni finanziarie della Dataria. Ma non soltanto famiglie italiane avevano fatto per questa via la loro fortuna: l’Ameyden parla anche di casati portoghesi, francesi e fiamminghi.1 L’istituzione dei «Luoghi di monte», specialmente dei « vacabili » che rappresentavano una rendita anima, e gli uilici posti in vendita attiravano costantemente a Roma famiglie cospicue da tutta l’Italia.2 Urbano Vili istituì nel 1627 una Congregazione apposita.3 per appianare le controversie di confine nello Stato della Chiesa, i cui abitanti nel 1625 vengono calcolati a un milione e mezzi».4 Un’altra Congregazione si occupava del regolamento delle acque, specialmente del Po e del Tevere.6 Giovanni Battista Doni dedicò ad Urbano VILI la sua opera sul miglioramento delle condizioni 1 Vedi * Relatione, loc. cit. 2 Vedi Ranke III 44. 3 Vedi Bull. XIII 599 s., Theiner, Cod. dipi. III 579 s., * Xicoletti II 1286 s., Biblioteca Vaticana; * « Acta congreg. sup. controversa* conflnium status eccl. 1627-1643, Vat. 8311, ivi. 1 Vedi la relazione degli inviati veneziani per l’obbedienza in Bakozzi-Berchet, Boma I 228. 5 Vedi * « Scritture in materia delle acque dello Stato pontif. » (relazioni della Congregazione « delle acque » e pareri di competenti sul Po ed il l e' vere, a cominciare dal 1626), Barb. 4346, Biblioteca Vaticana : * « Scritture in materia del Reno alli cardinali della congreg. delle acque (su Ferrara), Barb. 4301, ivi; * dissertazione di Livio Maria Paselli sui*' acque del Reno «ad instanze di Msgr. Gasparo Carpegna, secret, d. con£r-delle acque », Barb. 4366; * « Capitoli conchiusi tra la S. Sede e il <-ira" Duca di Ferrara sopra gli affari delle chiane sotto Urbano VIII » Barb. 4.^!^,■ p. 59 s. Inondazioni del Tevere vengono ricordate negli * Avvisi di Boni** al 5 febbraio 1631 e 28 febbraio 1637 (Biblioteca Vaticana)-riferiva a quest’ultima la commedia del Bernini, recitata nel carnevale <■' 1638 a palazzo Barberini «Inondazione del Tevere»; vedi Chledo"'ki-Boma II (1912) 402 s. Su misure per rimediarvi cfr. Ciaconius IV 518; ^ mellini, I Papi e il Tevere, Roma 1877. 11. Cfr. Bull. XIV 705.