342 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo III. nioni calviniste e eoi loro attacchi contro la religione cattolica e contro il governo.1 Per quanto in tal modo alla nobiltà fos.se reso impossibile di praticare la sua fede, veri fan ni dopo si contavano in Austria Inferiore ancora 72 famiglie nobili protestanti. Col tempo però le speranze di Klesl si avverarono.2 A questo risultato contribuì sovratutto la circostanza che la restaurazione cattolica fu affiancata dalla riforma interna. È questo il caso specialmente di Vienna. Qui, in aggiunta agli Ordini che già vi lavoravano, ne vennero chiamati altri come i Barnabiti, i Trinitari (spaglinoli bianchi), i Carmelitani e le Carmelitane. L’erezione di nuove chiese venne poi a dimostrare come la A ita religiosa si andasse mano mano sollevando dalla sua decadenza.3 Nell’Austria centrale (Stiria, C'arinzia e Carniola) la restaurazione cattolica, nonostante tutti gli sforzi,4 non era riuscita finora a penetrare, perchè la nuova fede aveva un sostegno troppo forte nella classe dei signori e dei cavalieri, ai quali apparteneva un numero notevole di città e borgate. Col tempo si radicò sempre più la convinzione che contro i settari bisognava ¡mire con maggiore energia.5 Fra le ordinanze emanate in tal riguardo nel maggio del 1626, si trova anche un invito diretto ai vescovi di Gurk, Seckau, Lavant e Lubiana, perchè vogliano procurare che i sacerdoti cattolici abbiano una condotta esemplare, sussistendo in tal riguardo assai gravi lagnanze.6 Nel marzo del 1628 l'invito venne rinnovato, e nello stesso tempo venne data pubblica notizia degl’incarichi affidati alla commissione di riforma per combattere i protestanti nelle città e nelle borgate.7 Un passo decisivo seguì il 1° agosto 1628, e fu l’ordinanza generale di Ferdinando II, che disponeva l’espulsione di tutti i signori e cavalieri protestanti della Stiria, Carinzia e Carniola.8 Colla nobiltà caddero 'Vedi Raupach IV, Beil, n. 46; Decreta 184 s., cfr. 188 (in luogo dei pastori scacciati dovranno subentrare preti fedeli). Cfr. Kurter IX X Ili) s.; Wiedemakn I 597 s., 605. Un* Iireve di encomio per l’editto veiiiit inviato all’imperatore il 9 ottobre 1627, Epist. V, Archivio segrete pontificio . 2 Vedi Meiern, A eia Pacis Westph. IV 174 s. Cfr. Raupacii I \ 464. 3 Vedi Vancsa in A. Mater, Gesch. der Stadt Wien IV, Vienna 1911. !•> • La restaurazione cattolica in Vienna venne condotta a termine da Antonie Wolfradt, abate di Kremsnninster, ministro di Ferdinando II, e dopo la nio*11 del Klesl (15 settembre 1630) nominato suo successore; cfr. Hopf nei granirti dell'istituto tecnico di Gumpendorf 1891-1893 e Maurer, A. Wolh1" Fürstbischof von Wien, Vienna 1894. "Cfr. le ordinanze 26 aprile 1625 in Decreta 148 s., 151 s., 167 s. ^ 5 Vedi Loserth, Akten und Korrespondenzen (Fontes dipi. 60) lvii. Cn- ■|l1 che Archiv für österr. Gesch. XCVI 127 s. 6 Loserth. Akten, lxxiv 737 s. 7 Vedi ivi, xli 802. Cfr. Archiv für österr. Gesch. XCVI 131. * Vedi Loserth, Akten 814 s. cfr. lxxv.