Relazioni con la Polonia. 719 Il papa aveva apprezzato pienamente i sentimenti religiosi di Sigismondo III, che movevano questo a guadagnare alla Chiesa « con dolce violenza » la nobiltà polacca, e riponeva grandi speranze nella Polonia non solo per la guerra contro i Turchi, che in tal guisa dovevano essere distolti da intraprese contro l’Austria,1 ina anche per la riunione della Russia colla Chiesa, che si sperava di conseguire attraverso l’unione dei Ruteni.2 L’inviato veneziano Angelo Contarmi scriveva nel 1629 che mille favori erano stati fatti al re di Polonia.3 Iln anno prima il papa gli aveva concesso di prelevare sussidi dal clero per la guerra contro i Turchi;4 ciò in ringraziamento per lo zelo cattolico del re, mostrato da questo anche coll’appoggio ad Urbano Vili per la riforma dei monasteri polacchi.5 Quando Sigismondo III, glorificato dal Rubens quale domatore dell'eresia,6 morì il 30 aprile 1632, il papa favorì l’elezione di suo figlio Ladislao.7 Il nuovo sovrano di Polonia incaricò il principe Jerzy Ossolifiski della prestazione dell’obbedienza; nell’eseguire l'incarico l’Ossolinski doveva mantenersi alla pari dei rappresentanti del re di Francia ed anzi superarli: « Dove essi avevano argento, doveva prendere oro; dove oro, pietre preziose; dove pietre preziose, diamanti».8 Con un treno di 300 uomini, 20 carrozze e 10 cammelli l’Ossolinski apparve il 20 novembre 1633 innanzi a Porta del Popolo, ove lo aspettavano il cardinale De Torres, protettore della Polonia, e la nobiltà di Roma con 160 carrozze per accompagnarlo al suo alloggio. L’ingresso solenne dell’Osso-linski fu stabilito per il 27 novembre. Stefano della Bella ha fissato 111 un'incisione in rame9 lo splendido spettacolo, a cui intervenne tutta Roma. Aprivano il corteo le cavalcature ed i cammelli, fantasticamente imbrigliati, con il bagaglio dell’inviato, come pure quattro trombettieri a cavallo in costumi di velluto Verde, seguivano quindi i cosacchi della guardia del corpo dell’Ossoliiiski 1 Vedi ivi; Pietro Contarmi 217; Ang. Contarini 295. 2 Vedi quel che disse Urbano Vili nel 1629 in Harasiewicz, Annales Ek1 Ruth., Leopoli 1866, 323. 3 Vedi Ano. Contarini 295. Cfr. Theiner, Moti. Poi III 378. 1 Vedi Theiner 381. 5 \ edi il * Breve di ringraziamento a Sigismondo III del 1° agosto 1626, fcPW<; III, Archivio segreto p ontificio . Ivi Epist. V * Breve * Sigismondo III del 2 luglio 1628 sull’invio del nuovo commissario generale «Uà provincia francescana, Prosp. Gabbiati, quale « restaurator s. disciplinae ». , ^ • B. Antoniewicz, Un Rubens ignoré nel Bidlet. de l'Acad. de Cracovie, U- «le Phil. 1905, 16 s. 7 Vedi Theiner, loc. cit. 387 s. Cfr. per quanto segue L. Rubala, Jerzy Ossolinski (in polacco), 2 voli., ( '''Poli 1883, e Chledowsri II 119 s. Vedi anche gli * Avvisi del 3 e 10 dicembre 1633, Ottob. 3339, Biblioteca Vaticana, rii Entrata in Poma dell’eco, ambasciatore di Polonia 1633, Roma 1633, o^a in parte in Ohi.bdowkki II 128.