I^> relazioni di Carafa. nunzio » Vienna. 17? lu i più eminenti della Germania con l’esortazione calorosa ■I«t appoggiare la causa dell’imperatore e della Chiesa cattavi primi di marzo 1621 Gregorio XY invitava l’arcivescovo l olonia e il conte palatino Volfango Guglielmo di Nenburg inb.it t«*re energicamente i ribelli.» Nei giorni prossimi in brevi ulivi animò anche i membri della lega a resister*1 contro i i.-i.» Al nunzio Carlo Caraffa,4 inviato all’imperatore il 14 a- Voli il • Breve all’arcivesoovo di Magonza del 25 febbraio 1621, Kpiet., X l.V 23, A r c h i v 1 o » e gr e t o pontificio. Il • Breve all'arcivescovo di Colonia è del 5 marzo, • quello al Xeuburg marzo 1621. Ivi. • Vedi i * Brevi aU’arcivescovo di Magonza del 10 aprile e 21 giugno 1*121. Iti * Della partenza del Carata si h» notizia nell'* A mito del 14 aprile 1U21, ioni. Biblioteca Vaticana. Ingannati dalle indicazioni di ■ < 111* 133 *), tutti gli storici hanno Onora ammesso che Carata ni sia i>nma nel maggio 1021 a Praga e appena dopo a Vienna. Ma Kollmann * ' I >>3 a.) ha dimostrato inconfutabilmente, sulla base delle lettere del di altre tvatiiuonianse, che il Carata - come non poteva essere altri-»'era prima recato a Vienna e che a Praga andò appena nel 1023. i in Ihtt. Jahrburh II 388s., ha trattato in modo eccellente della corri-i > di Carafa durante la nunziatura, corrispondenza che ci è purtroppo iia «olo in parte. Gli .Irta del Kollmakk ci offrono una integrazione .»te, Kgli pubblicò due relazioni di Carafa riguardanti la Boemia, cioò 1 » ¡ . ¡utili Bohemica • (.Irta I 03 s.) mandata da Vienna alla Propaganda ■'•re 1622; 2* il « Hagguaglio dello stato di religione nel regno di Boemia ■' • • pfwvintie » (ivi 350 a.) inviata nel sett. 1623 al card. Barberini, che il III 133 •) trasferì erroneamente al gennaio 1624. Con questo rapporto : • »11« «terno rard. Barberini la « Rclationc dello «tato presente della ' -*:=!»» Misceli. Arm. 111, Cod. 72 pp. 1-84, Archivio segreto t1 ' i f i c i o ), in data 21 ottobre 1023 e segnalata per il primo da Pieper ' 3‘.*U), Vi ai aggiungeva ancora un • Breve coni|>endio della corte < 'e*a-«ixxlito contemporaneamente ma finora rimasto irreperibile. Il Pieper •il. 4o|) invece riuscì a scovare la < Kelatione della riforma del regno di - u • compilata dal Carafa e in data 25 settembre 1024. U relazione con-' del Carafa « Kelatione dello stato dell’imperio e della Germania » venne -Ala da 1. G. MOli.EK in .4 ir Air fiir óiterr. (ìetek. XX1I1 10 s. Pieper ' •*-K dimostrò ch'essa esiste in due redazioni: la prima venne spedita »rio 1628, la seconda, con aggiunte, alla fine del 1628 o al principio del ■ * "4 è quella pubblirata dal Mailer; sostanzialmente concordano (varianti ! “ |wf 411 *.). Infine s'aggiunsero ancora di Carafa i Commenta ria de Grrma- l'" ***** ’'*tamrala con l'appendice: Decreta etc., Aversae 1630, Coloniae 1639, farti 1641, Viennae 1748 e 1769. Nelle due ultime edizioni manca la >l’1' W°'»U che va dal 1630 al 1635. V i»»«* parte, aggiunta solo all'edizione di Francoforte del 1041. trascrive * 'Ite Mio Sueco commentarli (comparso nel 1032), ed ha usufruito del ’w“,‘ rta9ti° di Thomas Carve (pubblicato net 1639) e che deacrive quasi . **4r**neote gli avvenimenti bellici. Questa parte, ispirata eridentemente ^‘unenti favorevoli ai protestanti, non promana sicuro dal Carafa, poiché * (•' • .» parie, rhe va fin» al 1628, è scritta in senso rigidamente cattolico e ■ „ ijimj esclusivamente la restaurazione cattolica, di cui è una delle font i più *n’1- Quantunque essa fosse destinata al gran pubblico e quindi non si ri- • mancamenti dei cattolici, pure non ri si incontra alcuna voluta altera- Star* tei p»fi, XIII. 12