954 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo XII. Come Urbano Vili non vide il compimento del suo sepolcro, così non gli fu riserbato di assistere all’effettuazione di un altro piano, con cui egli pensava di coronare la sua attività per il S. Pietro: egli voleva creare un accordo tra la cupola di Michelangelo e la facciata del Maderna dalla larghezza deprimente, universalmente assai criticata.1 Già lo stesso Maderna aveva progettato per questo scopo delle torri. Si trattava ora di costruirle. Nel concorso indetto dalla Congregazione della Fabbrica di S. Pietro il progetto del Bernini ebbe nel gennaio 1637 la vittoria.2 Le sue torri erano di tre piani salienti leggeri ed aerei, sopra cui si doveva elevare una cupola collo stemma di Urbano Vili, coronata dalla croce.3 Nel 1639 i lavori erano in pieno corso.4 Ma solo per In festa di S. Pietro del 1641 fu terminato finalmente il primo piano di uno di questi campanili maestosi, dal lato dov’è il Campo Santo tedesco. Però già alla fine di luglio la Congregazione della Fabbrica di S. Pietro comandava la sospensione dei lavori, con grandissima gioia dei numerosi nemici del Bernini.5 II dolore del maestro fu tanto grande, ch’egli ammalò seriamente. La misura era stata presa, perchè nella facciata dal lato del Campo Santo si erano manifestati crepacci, che suscitarono grandi preoccupazioni. 6 La premura per il S. Pietro non fece dimenticare ad Urbano VIII le altre chiese della Città Eterna. Egli cercò particolarmente di salvare dal deperimento antiche e venerande case di Dio consacrate a martiri dell’età delle persecuzioni. Le medaglie, eseguite quasi tutte da Gaspare Mola, fermarono il ricordo così di queste, come delle altre imprese artistiche del papa.7 1 Vedi il * Discorso nel Barb. 4264, Biblioteca Vaticana. 2 Vedi Baldinccci, ed. Riegl, 124, 126 s.; Fraschetti 161 s.; Ehrle, Spada 17. Sugli altri progetti per le torri vedi Bonanni, Templi Vat. hist., tav. 63-66; Gurlitt 352. Sopra un * progetto di trasformare la facciata sul modello del Pantheon, vedi Barb. 4264, loc. cit. 3 Disegno in possesso del principe Chigi, riprodotto presso Fraschetti 163, Cfr. Baldinucci, ed. Riegl, 128 s.; Reymono 79 s.; Briggs, Barockarchi-tektwr 34. 1 La torre verso il Campo Santo « si va terminando », scrive il Bagliore, Nove chiese (1639) 15. 5 Vedi Ehrle, Spada 17. 6 Vedi oltre Fraschetti 163, le osservazioni del Riegl nella sua edizione del Baldinucci 130 s.; Pollak, Kiinstlerbrieje 5, e adesso Ehrle, Spada 21 s. Nel museo del Campo Santo al Vaticano si trova una tavola in marmo-rinvenuta da Msgr. De Waal presso un antiquario, con la seguente iscrizione: A. M. D. G. | Urbanus Vili P. M. | Hoc ad campan. aeris | Opus ab equi- Io. Lauren0 | Bernino pict. scult. et | archit.0 fieri mand. | Cum assist.1 Aloysii | Bernini suprast. | ac Petri P. Drei factoris | a die XX m. Maii | A. D. M.D.CXXXIII. 7 Oltre la grande Opera del Bonanni, Numismat« II, cfr. adesso anche Martinori 70 s., 72 s., 76, 78. Su G. Mola vedi Biv. Europ. 1877, III 266 f-