■ 81 cliia, che aveva fatto in altri tempi la fortuna d’ alcuno di loro, benché il pubblico potesse cantarla al paro di essi, nè vollero perigliarsi in un’ opera nuova, che dovevasi per giunta mandare a memoria. E però il povero maestro fu spacciato; i virtuosi giudicarono. Eglino hanno detto: tu non avrai ingegno; invano il giovine sventurato sentiasi arder di dentro la sacra fiamma dell’estro e l’interna voce gridavagli: tu sei maestro ; invano a quella voce aveano fatto eco il pubblico ed i giornali: i virtuosi gridarono: tu non avrai ingegno, e l’autorità di questo grido fu tale che piegò a quella maniera di fiat I’ arrendevole, la cerea impresa, come direbbe Orazio, e l’Emani fu scartato! Per tal modo, ella, l’impresa, non dubitò d'immolare ad alcune gole fameliche, dico fameliche d'applausi, un giovine ingegno, che dà di sè le più belle speranze. E però se il nome del giovine Grana-ra è destinato, come già il fanno credere le prime sue pruove, e queste stesse avversità ch’egli incontra iu cammino, ad uscire un giorno dalla schiera volgare, l’Italia e il teatro terran conio a’ virtuosi e all’ impresa di questi incoraggiamenti ch’eglino hanno dato ad un giovine ingegno, eh’è pure a taluno di loro concittadino, e ch’altro a lor non chiedeva se non che avviasse!' nel mondo la giovinetta sua fuma. V App., Voi. III. 11