Documenti inediti e comunicazioni d’archivio. N. 57-60. 1057 il Papa a degli armamenti nella speranza d’indurlo alla guerra contro la Spagna !1 Il Gontarini ha ragione quando biasima il nepotismo dUrbauo, ma dice troppo, nell’tasserire che il papa avesse solt 'nto pensato ad arricchire i suoi nipoti senza curarsi di nient’altro (369). Ed è una smentita troppo forte alla yerità quando egli ripete più volte, Urbano aver alimentato appositamente le discordie fra le potenze cattoliche (.367 e 3S6). Nel corso della sua relazione l’ambasciatore diventa sempre più passionale. Non si vergogna di stimmatizzare tutti i cardinali senza eccezione come volgari ipocriti (374). Leggendo queste cose si pensa involontariamente al Sarpi; e, infatti, discepolo docile del Sarpi, le cui idee ebbero in ogni tempo grande influsso sugli ambasciatori Veneziani,2 il Contarini isi mostra anche altre volte, per esempio chiamando i buoni cattolici nemici interni dello Stato (365) e consigliando al suo governo di confiscare i beni dei Gesuiti per precludere loro ogni speranza di ritorno (895). In alcuni luoghi il Contarmi'si lascia spingere dalla sua passione a sfigurare schiettamente i fatti e a fare delle asserzioni prettamente false. Ne dò un esempio per mostrare con evidenzia che Alvise Contarini non può essere stimato testimone fidato se entra in giuoco la sua appassionata avversione contro Urbano Vili. Per provare come il papa fosse partigiano della Francia il Contarini dice essere un fatto che il papa aveva, se non consigliato, almeno approvato, la pace di Bichelieu con l’Inghilterra protestante nel 1629. « Ne parlò a buona ragione — continua il Contarini enfaticamente — ’sono istato presente a tutte le trattative: I Nunzi dell Papa hanno sempre favorite le imprese del Bichelieu appoggiandolo al suo posto durante le lotte interne e aiutandolo nei suoi sforzi per unire alla Francia la Baviera e ,la Liga. Hanno taciuto alle sue alleanze con l’Olanda e coi Protestanti di Germania, per non dire che le hanno approvate. Altri papi forse avrebbero avuto im po’ di coscienza in politica: i Nunzi d’Urbano invece ne hanno avuto altissimi onori e personali vantaggi » (377). Le asserzioni del Contarini sono talmente apodittiche che ciascun lettore sarà indotto a credere essere Urbano Vili stato in segreta intesa colla Francia. Ma appunto l’antecessore di Contarini, Giovanni Pesaro, ha rilevato che malgrado le sue simpatie per la Francia il papa non avrebbe mai smesso la sua riservatezza e neutralità (Rein-sione 337). Confrontando cogli atti autentici il racconto idei Contarini ne risulta che questo non merita alcuna fede. Esaminiamo uno dei punti più rilevanti: la pace di Bichelieu con l’Inghilterra. I documenti di recente scoperti dimostrano chiaramente che Urbano Vili, anziché approvare una tale pace, vi fu dapprincipio contrario e la dissuase ripetutamente. Persino dopo la morte del Buckingham e la caduta di La 1 iodi elle, il Papa, benché prevedesse l’impossibilità d’impedire le trattative, fece dichiarare al Bichelieu per mezzo del Nunzio di Parigi 1 Cfr. sopra p. 384 ss. 2 Vedi D’Ancona, Varietà slcrr. 1 Serie, Milano 1883, I 108 s. Pastor, Storia dei Papi, XIII. 07