La cosidetta « Concordia Facchinetti ». 745 berilli al Pacchinetti alla fine dèi tempestoso anno 1639, che misure. di violenza non piegherebbero il pontefice.1 A proposito del procedimento violento contro il Castracani Urbano Vili aveva predetto, che alla Spagna sarebbe toccata la punizione del Cielo.2 Ciò doveva verificarsi più presto di quel che si poteva aspettare. Nel gugno 1640 scoppiò in Catalogna un’insurrezione, che in conseguenza dell’appoggio della Francia minacciò di divenire assai pericolosa. Catalani e Spaglinoli si rivolsero ¡il pontefice. Urbano Vili si dimostrò immediatamente disposto ;id una mediazione amichevole e cercò distogliere la Francia dal-l'appoggiare gl’insorti, ciò che a Madrid fece impressione profonda.3 Il Facchinetti approfittò del momento favorevole per coni binare nell’ottobre con il Consiglio reale una formula di compromesso nella faccenda della nunziatura, della quale ambedue le parti potevano essere contente. Da parte spagnuola si abbandonò la pretensione che gli impiegati della nunziatura dovessero essere sudditi del re. Il Facchinetti accordò tutte le giuste richieste, come il regolamento delle tasse, l’accettazione di tutte le specie di moneta correnti in Spagna, la rinunzia al conferimento di benefici nel caso di sede vacante e la rinunzia al conferimento delle facoltà di « Legato a latere ».4 II Facchinetti, il quale aveva tenuto fermo a che non fosse toccata la sostanza della nunziatura, insistette che il tribunale di essa dovesse esser riaperto, promettendo ut de imminuendis Nuncii facultatibus isthic ageretur ». Abbiamo sempre ''liminato le irregolarità; speriamo rimedio da te. « Significabit Caesar archiep. Damiatensis Nuncius ». Epist. XVII bis XV UT, Archivio segreto Pontificio. ' Vedi * Nicoletti, loc. cit., p. 708. 2 Vedi la * lettera del Barberini del 17 dicembre 1639 in X¡coletti Vili c- '• p. 372, loc. cit. 3 Cfr. i * Brevi a Filippo IV del 13 e 20 ottobre 1640 nelle Epist. XVII, °e. cit.; * X ¡coletti VIII, c. 10, p. 496 s., 501 s., 520: «Altri ammiravano i "‘"ili pellegrini e discreti, co’ quali il Papa offeriva le sue parti al Re. Altri ■>nche più critici confessavano, che S. S. non poteva con più chiare espressioni nell acerbità di quelle congiunture mostrare il suo affetto verso la corona, la quale doverà perpetuamente restar obbligata a S. B., e finalmente tutti a Piena bocca col confessare la rettitudine di Papa Urbano, benedicevano il ;uo nome e con encomii celebravano la sua generosità veramente patema », u' P- 532 s. trovansi anche maggiori particolari sul fallimento della mediarne papale, per non aver voluto l’Olivares ascoltare i consigli di Urbano. J11' 1 i o t e c a Vaticana. ' \ edi Tejada y Ramiro, Colección de Concordatos, Madrid 1862, 74 s. - f- HergenrOther nell’Archiv fürkath. Kirchenreeht X (1863), 36 s. Secondo j‘ lc°letti (Vili, c. 10, p. 535 s.. loc. cit.) furono tenute «infinite giunte» j* membri sotto la presidenza dell’Olivares, senza arrivare ad un accordo. ], Ef£CATi (Concordati 282, n. 1) ha mostrato in maniera convincente che ,‘ ‘inietta « Concordia Facchinetti » non rappresenti, a differenza di quanto creduto a lungo, un concordato fra la S. Sede e la Spagna.