1030 di Lutero © di Calvino, la, guisa di perniciosa zizania, radicarono e si distesero già più d’un secolo, mentre per interessi di stato ardevano parimente le guerre fra le corone Austriache e quella di Francia, le quali tiravan seco le fattioni degli altri principi del cristianesimo cattolico, si che, mentre accesi di sdegno fra di loro attendevano vi. cendevolmente a oltraggiarsi, non hebbero uè applicatione nè agio di avvertire o di reprimere l’incendio allhora sorgente delle lieresie, alle quali conosciute che furono, indarno poi procurarono idi por rimedio quelli che ]>er le loro discordie et interessi di stato le liavevano lasciate non pur radicare, ma anche germogliare e diventare adulte. Hora di che altra opportunità si vale Costavo e i suoi aderenti per avantaggiarsi con tanto danno della (religione cattolica, se non della disunione e discordia de’ principi che la professano? E se questi, ostinatamente combattendo fra di loro, lasceranno che il detto Sveco et i suoi settariì caminino avanti ad abattere lioggi un principe cattolico e domani un altro, come fin hora van facendo, chi non scorge che, crescendo tuttavia così di avidità, di gloria e di dominio come di ripu-tatione e di forze, non si conterrà ne’ limiti di Alemagna, ina minaccerò all’Italia, alla Fiandra, alla Francia, alla Polonia et a tutto il cattolico cristianesimo? Et allhora (che Dio benedetto il cessi) si ac-corgereblKHio quei principi, che hora o trascurano le imprese di lui o anche li dainno qualche calore per odii o per interessi particolari, quanto era meglio, deposti e sopiti questi, concorrer prontamente a porgere aiuto al'li cattolici oppugnati dall’heretico, e procurare di domare 0 reprimere in casa d’altri l'incendio, prima che lasciar aumentare et approssimare o entrare nella casa propria? E tanto più chiarendosi tuttavia la proterva mente dello Sveco, il quale uon stima nessun altro che se stesso e procede con superbia et alterigia anco verso quelli che nel principio delle sue prosperità come amico mostrava di apprezzare et honorare, e senza udirli o tener conto di essi e de loro intercessi fa solo quello che giudica di suo proprio profitto. I quali termini orgogliosi e violenti se usa adesco, che farebbe poi quando arrivasse più oltre a ingagliardirsi e crescer di stati, di riputatione e di forze? Si sono vedute le sue propositioni di neutralità, con le quali voleva che gli Elettori cattolici pattuissero seco, et alcune altre capitolationi che offeriva alla città di Colonia ad effetto che stessero neutrali e non si opponessero a lui, nè aiutassero gli altri cattolici. Dalle quali capi-tolazioaii o propositioni si comprova evidentemente quanto di sopra si è detto, perchè contengono così manifesti e gravi pregiuditii della re-ligion cattolica e così .dure et inique conditioni, che sono più tosto leggi che un vincitore impone al vinto, che conventioni e patti da stabilirsi con un neutrale. Quali sariano dunque le leggi ch’egli imporria ai soggetti, quando tali sono quelle che ardisce di prescrivere a coloro, con 1 quali intende (ritenere amicitia? E chi eleggerà di rimanere amico o al meno neutrale verso un huomo che disprezza gli amici e tratta coi neutrali come con nemici? Il Re ehristm0 con gli affari di Pinerolo, de’ passi Retici, delle cose di Metz e di Lorena par che habbia preteso di tener somma cura de’ passi, per poter sovvenire i suoi alliati in Italia et in Germania, e perchè la Francia e suoi aditi siano liberi da queste bande; e così fatte ragioni allegano i suoi ministri qualvolta si ragiona