30 Gregorio XV. 1621-1(523. Capitolo I. cose più da vicino, apparve che in realtà solo pochi (lei nomi ohe correvano avevano qualche probabilità di successo.1 Degli otto cardinali paolini solo il Ludovisi e l’Aquino potevano venir presi in seria considerazione, e il nome più ripetuto era quello del Ludovisi.2 Il Campori, beniamino del Borghese e appoggiato forte dalla Spagna, non era ben visto nè presso molti partigiani del Nepote nè presso gli spirituali e doveva, particolarmente, far i conti coll’ostilità dell’Orsini. S’aggiungeva inoltre che l’ambasciatore francese s’era accordato coll’Aldobrandini per escluderlo.3 Le prospettive dei cardinali clementini, posto che avevano contro il Borghese, erano ridotte a zero; si ammetteva alla più che il nepote di Paolo V potesse, per riguardo alla Spagna, decidersi in favore del Madruzzo. Ma sembrava più probabile che, quando non fosse riuscito a far passare uno dei suoi, il Borghese accetterebbe uno dei cardinali di Sisto V. In questo caso si pensava che inclinerebbe più per il Giustiniani che per il Sauli o il Monte.4 Senonchè il Giustiniani, che era favorito da Montalto e non avversato dalla Spagna, non era gradito nè al Sauli, nè a molti altri cardinali, quali particolarmente i genovesi Rivarola e Serra. 1 Vedi Cornaro, * Informatione del 28 gennaio 1621, Cod. C. 20, Archivio B o n compagni in Roma e la * relazione stampata nell’Appendice n. 1 della Biblioteca dei Serviti in Innsbruok. Un «discorso de cardinali papabili nella sede vacante di Paolo V a. 1621 », che si trova nel Cod. C. 20 dell’A rchivio Boncompagni in Roma, passa in rassegna i cardinali uno ad uno, registrando molte dicerie incontrollabili. D’interessante non c’è che quanto segue: L’anonimo, benché ostile ai Gesuiti, osserva che il Bellarmino avrebbe delle probabilità, «se non fosse sordo e Giesuita. È anco tanto semplice e buono che si dubitarebbe d’un papa Celestino ». Del Ludovisi è detto: « Ludovisio non crede che resti altro che Ludovisio, al quale s’oppone che uon sia conosciuto e che li suoi pensieri non si penetrino bene, forse vogliono dire che sia Bolognese, ma del certo Tesser vissuto tant’anni in questa corte et nella minor fortuna, nella quale si scoprono meglio li costumi e li vitii, ha dato saggio di contrario. Vi è chi dice che sia da puoco; questo ancora non ha molto bon fondamento, perchè l’auditorato di Rota esercitò con molta esperienza et il negotio di Savoia ha fatto conoscere che sa trattare co’ principi ancora.... Una sol cosa li potrà dar fastidio: il riveder Roma piena di Bolognesi superbi, imperiosi et sopra modo insolenti. Questi machiarono il pontificato santissimo di Gregorio XIII ». a «* Ludovisio è in concetto di signore molto buono e piacevole. I Spagnoli lo portano e Borghese non ha occasione alcuna di difìdar di lui, anzi mostra d’inclinarsi assai et per essere vecchio et non molto sano, si crede sia soggetto molto facile a riuscire et la corte sin adesso ne parla più di nessun altro ». * In-formatione del Carnaro nel Cod. C. 20 dell’ Archivio Boncompagni in Roma. 5 L’autore della Biografia del card. Campori (Modena 1878),19, 29 ss., dimostra che le violente accuse dei suoi avversari politici contro il Campori non avevano fondamento. 4 Vedi 1’* Informatione del Cornaro loc. cit., e in Appendice n. 1, la * relatione sui papabili, Biblioteca dei Serviti in Innsbruck.