Antonio Arnauld e St. Cyran. 093 Poco dopo Antonio si sottopose interamente alla direzione di St. Cyran,1 ma per suo consiglio seguitò a studiare, divenne nel Ititi dottore e prete ed ottenne dopo la morte del Richelieu anche l’accesso alla Sorbona. Non si può stabilire se St. Cyran, prudente calcolatore, abbia iniziato lo scolaro entusiasta alle sue vedute segretissime sulla totale decadenza della Chiesa.2 Quanto per il resto l’Arnauld si fosse appropriato i pensieri del maestro, risulta dalla sua prima opera maggiore, che costituì un avvenimento nel mondo religioso francese e fece dell’autore, in un colpo, un uomo celebre: l’opera sulla Comunione frequente.3 A quel modo che 1’« Augustinus » di Giansenio fissò le idee dei suoi seguaci intorno all’azione di Dio nel santuario intimo dell’anima, così fece il libro dell’Arnauld per la loro condotta pratica nelle questioni più sacre e delicate della pietà. Con questo l’Arnauld divenne il secondo confondatore del (liansenismo, di tanto superiore per ampiezza e profondità d'influenza al fondatore propriamente detto, in quanto egli trattò un argomento più facilmente comprensibile, e scrisse, anziché in un pesante latino di scienziato, in un francese certo non più soddisfacente per quel che si chiede oggi, ma che allora suscitò una grande impressione e rimase insuperato fino a Pascal. L’Arnauld si presenta in nome di compagni d’idee,4 che non possono essere se non i discepoli di St. Cyran; il nome di questo, però, venne sempre evitato.5 Già da qui risulta quale sia propriamente il suo scopo: egli vorrebbe render generali nella Chiesa i principi raccomandati da St. Cyran a Port-Roval per l’uso dei sacramenti dell’Eucarestia e della Penitenza. L’Arnauld, però, non lo dice espressamente; secondo il titolo del suo libro, egli n°n vuole se non esporre fedelmente, per coloro che vogliono (onvertirsi sul serio, come per uso di zelanti direttori spirituali, i Principi dei Padri della Chiesa, dei Papi, dei Concilii, sull’uso dei sacramenti.6 Cyran colle sue opinioni sull’uso dei sacramenti aveva so-I"Guitto voluto mettersi in opposizione con i Gesuiti; ma egli ( ntr,) altresì nel contrasto più reciso coll’antichità cristiana. Nei ,<‘mPi (h‘gli apostoli era stabilito, che tutti i fedeli partecipassero \ * 011 lettera a lui diretta del 24 dicembre 1638 (Lettres de M. Ant. Ar-,|A- Ul J* ^ancy 1727, 1 ss.). Cfr. Arnauld al D’Andilly il 15 gennaio 1639, ‘ 1- ottobre 1641, a St. Cyran il 15 settembre 1641 (ivi 18, 31, 40, 43). " Cfr. sopra p. 660. , Aitiamo secondo la ristampa nelle Œuvres XXVII 71-673. 1 ''éjace n. 42, p. 145. ' De JIeter 225. '"utiles6 ^a f™1wente communion, où les sentimens des Pères, des Papes et des e«, touchant l'usaqe des sacremens de Pénitence et d’Eucharistie, sont ™posés, Parigi 1643.