XVII. Prima lettera di Filinto al Compilatore. — L’ Otello. Dal calie di s. Fantino, giovedì aG, ore 11 3/4 pomeridiane. Se voi non foste colui che scriveva i Bul-lettini, se troppi motivi non avessi d' avervi posto cagione addosso, la gentilezza, con cui vi recaste al piacer mio, quell’ aria di compunzione, e di rimorso, che domina nella vostra risposta d’ ieri (*) quasi quasi mi riconcilierebber con voi. Ma se voi siete gentile, io non voglio esser meno fedele, ed ecco che vi mando la mia prima relazione. Esco in questo mentre dalla Fenice, ov’ ho lasciato la Garcia-Malibran che u-sciva la settima o 1’ ottava volta, salvo la verità, sulla scena, con buona disposizione nella gente di chiamarla ancora altre tre o quattro. Se voi non vi siete con troppa estensione valuto della comodità eh’ io vJ ho offerto, poiché io non mi sorprendo di nulla, e siete stato veramente in teatro, vi sarete alla fin persuaso, come in una sera^ anzi tre ore d’ una sera, si possa in co- Vedi la Gazzetta d’ieri.