572 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo VI. 1600 la sua consacrazione sacerdotale e un viaggio a Roma; la memoria di Clemente Vili gli rimase sempre viva in mente; di lui soleva dire: «Io ho visto un papa molto santo, un uomo santo, un uomo di Dio e della pace; persino i luterani avevano innanzi a lui reso testimonio della sua virtù».1 Ma gli anni di preparazione erano appena in certo modo finiti con la nomina avvenuta nel 1604 a baccelliere in teologia, quando un duro colpo del destino parve metter fine per sempre alle sue speranze future. Una vecchia pia signora aveva legato al giovane sacerdote, di così ricche speranze, una piccola eredità; Vincenzo riuscì con un suo viaggio a Marsiglia anche a toglierla dalle mani di un fannullone, con un metodo invero che più tardi egli stesso non avrebbe usato: egli fece cioè arrestare il suo debitore. Egli pensava di fare il viaggio di ritorno da Marsiglia in ¡'.irto per mare, ma cadde in mano dei corsari di Tunisi. Ed ecco cavitargli addosso tutte le umiliazioni dall’esposizione e dalla ve ita. sul pubblico mercato di schiavi, alla schiavitù sotto vari p;; 1 >ini e per due anni. Gli riuscì tuttavia di convertire il suo u imo padrone, un rinnegato, e di fuggire con lui in Francia.2 Le meravigliose circostanze della sua fuga e liberazione ,iitirarono su Vincenzo l’attenzione del vice legato di Avignone el 1" prese con sè a Roma. Il contadinello di una volta incomincia principalmente da questo punto a venire a contatto intimo colle < lassi più elevate della società. A Roma venne scelto per porta- IUI messaggio di quella colonia a Enrico IV;3 poco dopo nel 1600 «-gli diventò elemosiniere della regina Margherita di Valois e nel simo anno ebbe un’abbazia, a cui però rinunciò nel 1616. Finora Vincenzo era un prete eccellente, la cui particolare inclinazione alla beneficenza era rivelata, come nella prima ui(>‘ ventù, anche durante la sua prima dimora a Parigi,5 ma egli uou pensava ancora alle gesta eroiche della sua vita posteriore. 1! su0 1 « J’ai vu un saint Pape, qui était Clément Vili, un forte saint homme, tellement saint que les hérétiques mêmes disaient: Le Pape Clément est un saint » (conferenza del 20 maggio 1647, in Coste IX 316). « Clément Vili