i8o re alle relazioni de’giornali, certo è che ripugna al senso comune l’immaginare, che un foglio parli in forme sì esplicite e piene di cosa avvenuta nel luogo proprio, senza alcun fondamento di verità. 11 linguaggio della Gazzetta è poi tanto meno fallace che eguale fu presso a poco quello tenuto da’giornali di Milano, quando quest’ Elisa di Montaltieri quivi fu rapppre-sentata. Ora perchè dopo essere stato annunziato non fu prodotto il nuovo spartito d’un giovine, che aveva fatto di sè una prima sperien-za sì bella? Quale sì strano accidente impedì all’impresa di soddisfare all’ obbligo suo e verso il pubblico e verso il maestro? L’accidente veramente è accaduto, ma non ebbe in sè nulla di strano. Fu anzi cosa ovvia e naturalissima: gli uomini di genio non trovarono mai agevoli e piane le vie che li condussero alla gloria: la loro vocazione or ebbe avverso il padre o la famiglia, or fu contrastata dalla povertà, dal bisogno, o da qual altra avversità; onde a ragione fu detto della fortuna : colei che volentieri contrasta a’ bei principii. Qui chi sJ incaricò di fare sì nobili parti della fortuna, furono le signorie Loro virtuosissime i cantanti della Fenice, e il maestro ebbe a lottare con la loro opposizione. Eglino trovarono cosa più spediente e in i-5pecie più comoda il riprodursi in un’opera vec-