818 Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo X. serio, ma era stato solo un’astuzia per illudere il papa,1 e all;., corte inglese divenne usuale di considerare, in base a questo motivii, le promesse come non avvenute.2 Il parlamento immediatamente successivo, che si riunì quattro giorni dopo la coronazione del re, il 6 febbraio 1626, espresse l’opinione, che le sciagure, da cui il paese era stato colpito negli ultimi tempi, fossero da ascrivere allo sviluppo del papismo, e manifestò quindi il desiderio di un ulte riore inasprimento delle leggi contro i cattolici; gl’insegnanti dovi-vano accorrere dagli angoli più remoti dell’Inghilterra per rendi-: conto delle opinioni loro e dei loro scolari; ogni singolo membro del parlamento fu invitato a indicare tutte le persone rivestite di ufficio e dignità, che fossero sospette personalmente d’inclinare verso l’an tica religione, oppure avessero moglie e figli di tale sospetta tendenza.® La persecuzione ora scoppiata fu tanto più dura, in quanto le trattative colle potenze cattoliche, avevano accresciuto all’estremo l’odio contro i cattolici, e i cacciatori di preti cercavano di rifar-i della prolungata inattività durante il passato anno di pace. La proibizione ai cattolici di possedere armi offrì loro un pretesto per rovistare e saccheggiare ogni casa cattolica; per la ricerca ili dette armi essi poterono metterle sossopra, e neppure la nobili più alta andò esente da simili perquisizioni.4 A esecuzioni capitali per ora non si arrivò, ma gli stessi tempi di Elisabetta, a quel che-giudica una relazione gesuitica,5 erano stati più miti. Allora solo alcuni venivano messi a morte, e questa apportava agli alni scampo ed onore. Ma ora ci vien sottratta invidiosamente la vittori; onorevole e veniam consunti fino alle midolla rubandoci i nostri averi, il che è dolore grandissimo e tuttavia non suscita negli altri nessuna compassione. Anche il giuramento di fedeltà di Giacomo 1 venne novamente richiesto; Urbano VIII perciò si rivolse con tre Brevi a Luigi XIII, al vicario generale Smith ed ai cattolici inglesi,' i quali egli esortò a morire, piuttostoehè prestare il giuramento. L’anno seguente fu posto per qualche tempo freno all’infuriare ilei cacciatori di preti,7 ma nel 1628 nel Lancaster si giunse di nuo\o all’esecuzione di un gesuita e di un laico, però presumibilmente senza previa conoscenza del re.8 Frattanto un incidente tornò altresì a rivolgere l’attenzione «le gran pubblico sui cattolici. Alle funzioni religiose nella capp‘‘: 1 Gardjlxer VI 32. 2 Ivi V 418. 3 Lingard IX 249. 4 Relazione annuale gesuitica per il 1625, in Foley VII 2, 111°- 5 Per il 1626, ivi 1123. 5 * Del 30 maggio 1626. 7 Lingard IX 265; Gardiner Vili 130. 8 Fot.ey II 24 s.; Spillmann IV 212 ss.