Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo III. trovato nel Palatinato superiore ed inferiore e nel Baden nuovo campo d’azione, e nello stesso tempo le si aprivano grandi prospettive anche nel Settentrione. Osnabruek aveva finalmente ricevuto un vescovo cattolico. Montorio sperava anche che si sarebbe eletto un vescovo cattolico in Minden, e che nelle città anseatiche >i sarebbe raggiunto per il culto cattolico almeno la tolleranza; colà a suo avviso l’imperatore avrebbe potuto imporsi, tanto più che quelle città traevano grandi vantaggi dal commercio ispano-portoghese. Però le grandi speranze che Montorio riponeva in una missione di propaganda in Altona, dalla quale si riprometteva una diffusione dell’antica fede in Danimarca e in Svezia, non dovevano avverarsi.1 A ragione egli rileva che per rendere duratura la restaurazione cattolica era assolutamente indispensabile di riformare i prelati e gli abati tedeschi. Qualora le circostanze gli avessero impedito di porvi mano egli stesso, esprimeva l’augurio che potesse farlo almeno il suo successore. Il papa nominò a nuovo nunzio di Colonia l’eccellente vescovo di Tricarico, Pier Luigi Carafa, uomo distinto per la nobiltà delle origini e per la sua grande abilità diplomatica.2 In un’istruzione in data 26 maggio 1624® gli viene assegnato esattamente il suo compito: conservazione dei territori rimasti alla fede cattolica e ricon quista di quelli andati perduti. Come uno dei mezzi principali veniva indicato il ristabilimento della disciplina interna della Chiesti. Siccome in Germania la nomina ai vescovadi vien fatta dai capitoli, il nunzio dovrà vigilare accuratamente affinchè non vengano nominati dei canonici i quali non siano fedelmente devoti alla religione cattolica. Anche gli altri benefici di nomina capitolare •• vescovile dovranno in avvenire essere assegnati soltanto a uomini 1 La missione dei Gesuiti in Altona ebbe fìue per violenza già nel! < - !623 ; vedi Pieper, Propagandamission 8 s., e Dchr II 2, 76 su i tentali'1 vani fatti dai Gesuiti in Danimarca e Svezia. In Amburgo, lavorava ll" dal 1624, però con grande difficoltà, il missionario della Propaganda P' Jansenius, mentre suo fratello Nicolò svolgeva la sua azione conteniporaii'' i-mente in Glùckstadt; vedi Pieper 16 s., 22 s. Cfr. anche Blau, La comw" nautc cath. de Hambourg 1624, in Mei. à Ch. Moetter II 311 s. 2 Le * credenziali per P. L. Carafa ai vescovi renani e al senato di Col»"!“1 sono del 15 giugno .1624, Epist. D>, Archivio segreto pontili'' i 1 ■ 3 * « Instruttione a Msgr. Carafa, destinato da N. S. Urbano Vili Nunt.^ i:i Colonia 1624», usufruita dal Ranke (III 139*) senza addurre la !or L’istruzione si trova nel Cod. X, V, 15, p. 341 s., della B i b 1 i <> t e ' ■ Casanatense e in Barb. 5528 e 5547, colla data «26 giugno H'-4 , Ottob. 2437 P. Il p. 392 s. Biblioteca Vaticana; copia aneli*] Cod. V, 3, F. 96 della Biblioteca di Salisburgo. Il viagg10 Carafa a Colonia venne descritto da S. Pietrasanta S. I. (edito da <'is/l Wurzburgo 1840), come altri viaggi del Nunzio; vedi Sommervogei- Cfr. anche Giorn. stor. d. lett. ited. XXI 466. Sul conflitto di eompeten^1 Carafa col vescovo di Wiirzburgo vedi Hom. Quartalschr. VII 202 ?.