Documenti inediti e comunicazioni d’archivio. N. 24, a. 1632. 1027 Procurando dunque pur egli di finir la sua diceria, Nostro Signore soggiunse: Donec non es egressus, exliortatio-n e ni ald ferendas s'uppetias patienter audivi mus. Modo taceas: ita i ju bemus. Mereris, ut praecipere-nius te egi-edi, e cosa simile. E di più li dits«e: Quando a;jctum fnit de subs;|idio Nobis dando a cardinaJibus prò Sta tu ale cl e si a s t ico, tu solu« contradixisti, et de-he barn us in te animadvertere; sed te Idileximus plus q u a m m e r e':r i s. Egli a ciò rispose che prima nelle congregationi liaveva assentito, e Sua Beatm ripigliò : Tanto peius, quia recessi sti a bono consiglio. Intanto che egli non si quetava ai comandamenti di Sua Santità e voleva pur seguitare a dire, il sigr card1® di S. Honofrio zelante del poco rispetto, che vedeva portarsi dal sig1 (