La questione valtellinese. 2S1 la città di Tirano i cui abitanti s’arresero ben presto. Il in.rcln-se Di Bagno, comandante in capo delle guarnigioni papali, ,1 considerava escluso un attacco alle bandiere della S. Sede,1 .. i<|c costretto IMI dicembre a consegnare il castello di Tirano. Mi-uno alcuni colpi di cannone per mettere in potere di Coeu-il castello di Sondrio. L’unico riguardo che il marchese usò ;ii |,;,pa fu di rimandare il 23 dicembre al Di Bagno i prigionieri .• I. liandiere catturate.2 Siccome i Veneziani avevano messo a ■li-l'iisizione l’artiglieria pesante, fu anche facile, dopo un breve .1—■ ii: _i:ere la quale erano accorsi finalmente gli Spagnuoli.3 In breve tempo Bichelieu aveva raggiunto col ferro e col fuoco i|’¡■•Ilo che non era stato possibile ottenere in trattative di lunghi >t raordinaria fu l’impressione che fece presso tutte le corti ¡1 i pohtica che annunziava una nuova era. l ibano Vili e il nunzio a Parigi, Spada, avevano fatto tutti gli - ivi per regolare la questione valtellinese mediante un compro- ....... Il 24 settembre 1624 Spada fece al Re francese le rimostranze l'i’i pressanti. Cosa direbbe il mondo se ora il glorioso debellatore 'li -li ugonotti si lasciasse indurre a stringere alleanza coi prote- - m per combattere dei cattolici? Luigi XIII non seppe rispon-•b-! >• : : It i'o esser gli Spagnuoli che così volevano; ma che egli non si «"^porterebbe meno cattolicamente degli Spagnuoli e avrebbe !"■!' il papa tutti i riguardi. Benché in seguito si facesse di tutto per ili-limare lo Spada, questi tuttavia comprese benissimo quello '•he progettavano i politici francesi. A metà ottobre si permise di iiniiie a Richelieu l’aspra osservazione che a lui, cardinale, doveva nu'i-ire molto difficilmente di sfuggire nella lotta con gli Spagnuoli 'unzione ecclesiastica dell’« irregolarità » comminata contro ■ i it ori degli eretici. La risposta che diede Richelieu al nunzio ^1 Ma caratterizza magnificamente il cardinale francese. Egli M richiamò infatti alla circostanza, che al tempo della sua nomina a niinistro aveva ricevuto un breve papale che lo autorizzava a 11 ii¡are tutti gli affari che riguardavano il servizio del suo Re. ' 1 '-ione replicò lo Spada che il breve non poteva giustificare '»’" Ho che egli stava facendo, nè in ogni caso render lecita una ' ">a >*i sè illecita, come il favoreggiamento degli eretici. Ma Riche-'■'•'i non si lasciò smuovere e rispose che per la liceità del suo agire 1 Vedi Rott III 813. 5 Veli Siri V 711. 1 Cfr. IIaffter 200; Rott III 816 s.