Sforzi per la riforma cattolica in Boemia. 315 ¡i i decisivi dell’imperatore.1 Mentre finora i suoi ordini erano -• • í (1 ¡retti soltanto contro i predicanti stranieri,2 seguirono adesso (I, v ordinanze che miravano direttamente a ricondurre alla ; u‘ i cittadini e i contadini. Per l’avvenire nelle città regie il : irto di cittadinanza doveva venire concesso solo a cittadini r ■ ilici. (Mii l’aveva ottenuto da parte del governo insurrezio- ii e, vi poteva venir confermato solo se si fosse rifatto cattolico.3 1! ¡'■maggio 1624, Ferdinando diede l’incarico all’arcivescovo e ul luogotenente di dare la caccia sul serio ai predicanti protestanti i h. i lutavano nei feudi della nobiltà. Un altro decreto di due giorni (1h:h. proibiva di registrare nel catasto (e con ciò di dar loro valore liiuudico) le compra-vendite, le disposizioni testamentarie e le rip.i'! i/.ioni ereditarie dei non cattolici.4 Secondo le disposizioni del!'inuo seguente 1625, i non cattolici ostinati furono privati ■uh del diritto di conchiudere matrimoni validi.5 •1 indo questi ordini arrivarono a Praga, vi aveva oramai ini/; iia l’opera sua l’uomo a cui la Boemia deve la, sua rina- i'iuia. Brer. I, Archivio segreto pontificio. ' ikafa, Comment. 218. Pare che si sia giunti a questo duro provve-luit-nto nella considerazione che i protestanti ostinati ricevevano il sacramento ‘“atrimonio in stato di peccato mortale e quindi commettevano un sacri-V,' ,¿tr- “li memoriale di Lamormaini, di cui parleremo più oltre, in Hist.-" ' ßlatter XXXVIII (1856) 899. . */r- Pichert in Annoi. I’raemonstrat. Ili 125 s. 'edi Kkàsl, Arnöst hrabé Harrach, Kardinal, Praga 1886; Gindely, • 151; Kollmass I 216 SS. r 'rafa, Comment. 207; Gindkly 160 s., 179 n. 1. Su Valeriano Magni f des Vereins iür Gesch. der Deutschen in Böhmen XLVII 248 ss. * Però si trascurano le notizie di Rocco da Cesinale (lì 630 s.^