L’amnistia del 16 gennaio 1641. 501 tentata dal gesuita Enrico Wangnereck, il quale respingeva completamente la pace religiosa di Augusta, per la quale il suo confratello Laymann aveva avuto ancora una scusa condizionata, e da ciò per lui derivava logicamente l’inammissibilità morale di concedere l’amnistia chiesta dai protestanti. Mattei ricevette il suo parere redatto in tal senso per mezzo del vescovo di Augusta Enrico di Knòringen,1 e siccome combaciava completamente con le sue idee, il nunzio fece di questo documento i più grandi elogi.2 Mattei tirò un grande respiro, quando l’imperatore differì al prossimo anno la trattazione della questione palatina, ma dovette nutrire gravi preoccupazioni quando nel gennaio 1641 vennero a l!;iiisbona i rappresentanti diLiineburg e dell’Assia.3 Nel marzo seppe dal principe elettore di Colonia che nella questione dell’amni-stia l’imperatore intendeva di cedere alle richieste protestanti.4 E "li presentò per ciò il 18 aprile formale protesta.5 Già credeva il pericolo scongiurato,6 quando comparve il 20 agosto un decreto imperiale che regolava la questione dell’amnistia in senso favorevole ai protestanti.7 Ferdinando III aveva consultato in tale questione il suo confessore, il gesuita Gans,8 il quale in un parere del 16 luglio 1641, associandosi alla maggioranza degli altri teologi, dichiarò che l’imperatore poteva concedere l’amnistia con buona coscienza.9 Essa venne anche assunta il 10 ottobre nella « raccolta delle deliberazioni » della dieta dell’impero.10 Contro di che Mattei elevò protesta, ma solo verbalmente.11 1 « Quaestio ardua, an pax, quam desiderant Protestantes, sit secundum ■' illicita»; vedi Steinberger 30 s., 169 s.; cfr. su Wangnereck anche Dunii •1 1. 472 s. Vedi Steinrerger 31; Duhb li 1, 473. Vedi la * Relazione del 13 gennaio 1641 di Mattei in Nicoletti, loc. cit. '1 la * Istruzione per Mattei circa la questione dell’amnistia del 16 gennaio 1641. 1 "’ifronta colà anche la * Lettera di Francesco Barberini del 20 aprile 1641. 1 \ edi la * Lettera di Mattei del 12 marzo 1641 in Nicoletti, loc. cit. 'edi Ernestos de Eusebiis, Iudicium theol. super quaestione, an pax, V*nlem desiderant Protestantes, sit secundum se iUicita, Ecclesiopoli 1646, S. 4 *• 2; Steinberger 37. Cfr. Duhr II 1, 474. * fr. la * Relazione di Mattei del 6 agosto 1641, loc. cit. ' Vedi Lundorp V 579 s. Cfr. la * Relazione di Mattei del 2 luglio 1641, loc. cit. 1 V edi Duhr II 1, 473 s. \ edi Schmauss-Senokenberg, Sammlung der^Beichsabschiede, Fran-">f°rte »ui M. 1747 s„ III 551 s. I( , ^ «li la * Relazione di Mattei del 18 ottobre 1641, loc. cit. Francesco ’•tr »crini rispose il 2 novembre 1641 che volesse conservare tutte le proteste archivio della nunziatura, che il papa sperava ancora che la pietà dell’im-il¡ r‘ltore “ applicherebbe i rimedi opportuni» (loc. cit.). Sull’atteggiamento v | e del papa di fronte alle trattative deH’ìmperatore col Palatinato, ri"/ i * Relazioni addotte da Nicoletti (Vili c. 4). Contro la decisione impeli c del 6 maggio 1641 (vedi Riezler V 519) Mattei presentò protesta il ,n'iggio. Le trattative alla fine si arenarono; vedi Riezler V 550.