Contegno di Richelieu verso gli Ugonotti. 541 ¡urli attacchi mossi contro il suo libro, Scotti lo sconsigliò dal pubblicarlo in Francia, poiché c’era pericolo che Richelieu, il quale continuava le sue accurate ricerche, potesse scoprire le sue traccie. Scotti invece voleva far pubblicare la replica in Fiandra, per mezzo dell’internunzio Stravio, come aveva consigliato Mazzarino, dicendo che era necessario confutare le false notizie date dal D’Bstrées. Ma il prudente cardinale segretario di Stato fu di altro parere. « Se ci lasciamo trascinare a confutazioni corrispondenti, così scriveva egli a Scotti, è difficile di tenersi moderati, e confutazioni moderate non avrebbero che nn valore accademico. La Santa Sede non ha bisogno d’alcuna difesa contro D’Estrées ». Del resto il libro « Optatus Gallus » aveva aperto oramai nelle mura nemiche una breccia abbastanza larga.1 Ciò era vero, esso aveva attraversato, colpendolo sul vivo, i progetti di Richelieu e aveva fatto in tutta la Francia la massima impressione. Nel uovembre 1640 il Santo Padre ebbe una nuova prova della poca idoneità di Richelieu a fare il legato della Santa Sede o addi-rittui : il patriarca della Francia. Quando alla fine di ottobre 1628 Richelieu conquistò La Rochelle, la forte rocca del protestantesimo francese, che nelle guerre 'li religione non era mai stata espugnata, regnò in Roma grande iiioia e il papa stesso intonò il Te Deum nella chiesa nazionale francese di S. Luigi.2 Nei Brevi di felicitazione per questo avvenimento, che Urbano Vili inviò il 29 novembre 1628 a Luigi XIII, ¡'Ha regina vedova Maria, alla regina Anna e a Richelieu, accanto ;| grandi lodi veniva espressa anche la ferma speranza che ora si passerebbe anche al soffocamento degli ultimi residui dell’eresia in Francia.3 Grande fu la delusione quando questa speranza non avverò. Richelieu fece bensì ristabilire alla Roccella il culto cattolico, ma lasciò coesistere anche il culto protestante. A lui distava di avere abbattuta la posizione politica autonoma degli :'"notti, che formavano uno Stato nello Stato; nè tolse loro più delle piazze di sicurezza, e l’editto di grazia eli Nîmes confermò 1 ¡guardo alla libertà di culto l’editto di Nantes.4 Ciò era richiesto ‘ Vedi * Niooletti Vili c. 6. s" Cfr. sopra, p. 310. ' pdi Epist. VI, Archivio segreto pontificio. Per la . ,'la ' l*8 Richelieu godeva come polemista contro l’eresia è caratteristico un ìr [eV.e d' Urbano Vili a lui diretto il 24 marzo 1624, in cui in occasione della im U2-0Ile 'u ktino dello scritto di controversia di Richelieu si dice: « Non uni °.ìu !)ar est loqui sapientiam tuam haereticorum formidine toti christianae ','v'a? reiPuhlicae commendatam ». Epist. D>, loc. cit. ap- edi Holtzmann, Franzòs. Verfassungsgeseh. 476 s. Non si può attribuire “eu l’idea della tolleranza, perchè la concessione della libertà di coscienza