Roma aggrava le condizioni per il matrimonio ispano-inglese. 131
intendesse di fare il re per i suoi sudditi cattolici.1 Frattanto si chiedevano subito alcune importanti modificazioni del contratto matrimoniale. Il seguito della futura regina doveva essere tutto iftolico; le chiese, destinate alla regina e al suo seguito, dovevano -<ere aperte a tutti, i sacerdoti dovevano avere alla loro testa ni vescovo ed essere esonerati da tutte le leggi, eccettuate quelle i he derivavano dai loro superiori ecclesiastici. L’educazione dei ti-li doveva essere riservata all’infante, le femmine dovevano rimanere sotto la sua sorveglianza fino al 12° e i maschi fino al 14° anno.8
   Naturalmente Giacomo fu assai scontento, quando il 25 ago--to 1622 Gage ritornò in Inghilterra^ gli partecipò queste condizioni.
1	cardinali - così scrisse a Digby 3 - avrebbero dovuto sapere ch’egli non poteva concedere una chiesa pubblica; la pretesa indipendenza poi dei sacerdoti dalla legge non sussiste nemmeno in tutti i paesi cattolici; in quanto ai figli è disposto a lasciarli presso la madre fino all’età di sett’anni e anche più, se lo richie-
■	Icsse la loro salute. Per quello che riguarda i cattolici in genere, ••Ila sua lettera del 27 aprile 1620 era andato fino ai limiti del
   "ihile; le leggi esistenti possono venir mitigate nel modo di qiplicarle. Queste sono le sue ultime proposte. Se non vengono " tettate, troncherà i negoziati. Una lettera accompagnatoria di Huckingham a Gondomar, ch’era ritornato di nuovo in Spagna,
■	'‘'iit.-iu-.va la minaccia di applicare nuovamente le leggi anticat-
   'i Ih-, se la Spagna si dimostrasse ostinata.4
   Anche in Madrid l’inasprimento delle condizioni matrimoniali
   i- cattiva impressione. Zufiiga e Gondomar assicurarono l’amba-
   itore inglese Digby che il re saprebbe ben mettere a posto il
•	'p i ‘, e dopo la morte di Zuniga il conte Olivares, suo successore, -t espresse nello stesso senso.8 Nella Junta che discuteva sul "'Qtratto matrimoniale, Gondomar sostenne l’opin>one che per ''invertire l’Inghilterra non era necessario porre delle condizioni ‘"•d straordinarie.7
   Nonostante le minacce inglesi, a Madrid si continuava a sperare ‘ i una felice conclusione del negozio. Il re inglese stesso non prendeva roppo sul serio le sue minacce. Digby, nominato recentemente Karl di Hristol,8, ricevette l’ordine® di non abbandonare la Spagna
    ' '-ardiner IV 351.
     1 Ivi 352.
    ’ Il 9 settembre 1622. ivi 353.
    ' Ivi 353-357.
    I)igby il 13 settembre 1622. ivi 373.
    *	t»ARDIS’ER IV 384.
     ’ Ivi 383.
     ' Ivi 3(54.
     ’ Il 4 ottobre 1«22, ivi 374; cfr. 378.