48 Gregorio XV. 1621-1623. Capitolo I. dello stesso anno il papa onorò la villa del nepote della sua presenza, prendendovi anche il pranzo.1 Quando Gregorio XY visitò la villa un’altra volta il 3 maggio 1623,2 vi erano già stati fatti grandi cambiamenti, che davano un altro aspetto al lato nord est del Pincio. Sotto la direzione del pittore Domenichino,3 occupato ora come architetto papale, sorse presso l’ingresso della villa un nuovo palazzo, mentre nella parte occidentale, adibita a pareo, venne eretto su di un’elevazione un casino che per la sua magnifica vista su Eoma venne chiamato il Belvedere.* A questo piccolo edifizio centrale, circondato da statue, conducevano (lei larghi viali che si staccavano in tutte le direzioni come raggi di una stella e finivano in qualche pezzo decorativo di grande effetto, come un sepolcro antico o la statua colossale di Alessandro Severo. 5 11 Quercino che eseguiva allora per S. Pietro la sua tela gigantesca di santa Petronilla, aiutato dal prospettivista Agostino Tassi, adornò i soffitti del casino di affreschi che dimostrano una tecnica straordinaria; la luce dei suoi colori è magnifica, ma nelle linee e nelle figure il suo fresco non raggiunge la perfezione del celebre soffitto dipinto da Giddo Reni. Anche il Guer-cino fa spargere fiori alla sua Aurora, che si trova a pian terreno del casino, ma come appaiono pesanti quei cavalli del suo cocchio! Una magnifica figura creò invece il Guercino al piano superiore; essa viene battezzata a torto la Fama, perchè si tratta di una figura maschile che tiene nelle mani una fiaccola e un mazzo di fiori.0 Paesaggi del Domenichino completano la decorazione del casino. A destra della entrata principale della villa presso la porta 1 * « 1!) Junii 1622 « Papa pransus est ad vineatn s. viridarium card. Ludo-visii apud Portam Pincianam. Idem al 1° agosto 1622 (Diarium P. Alaleonis, Harb. 2818, Biblioteca vaticana). Cfr. * Avviso 22 giugno 1622, Urb. 1091, ivi. a Vedi * Diarium P. Alaleonis loc. cit. e * Avviso del 10 maggio 1623, Urb. 1093 A. loc. cit. 3 Breve di nomina del Domenichino del 1° aprile 1621 presso Bertolotti, -lrf. Bologn. 127 s. Cfr. Baglione 385. 1 È chiamato ora dal dipinto principale « Casino dell’Aurora » e sfuggì alla distruzione dol 1885. Sopra il contributo del Domenichino, vedi Baglione 386; Bellori lì 89. Oltre il Guercino e il Domenichino parteciparono alla decorazione della villa, fra altri, anche Giovan Luigi Valesio, Alessandro Algardi, Giovan Battista Viola; vedi Schreiber 4. 6 Vedi Gothein I 352. 6 Cfr. Piiilippi, Kunst der Hochblüte 95 s.; Bergnbr 120 s.; Kraus-Sauer 795; Schmerber, Ital. Malerei 197 s.; Kuhn III 2, 817; Berteaux, Bome 129; Rose, Spät-Barock 217 s.; Jahrb. der preuss. Kunstsamml. XL (1919) 149. Nelle lettere del pres. de Brosses gli affreschi del Guercino ricevono il più alto elogio (altrettanto recentemente Posse, Socchi 20 e W. Weisbach. Die Kunst des Barock, Berlino 1924, 42); Venturi li critica aspramente nella N. Antologia 3a serie XXXII (1891) 413 s.