Resistenza al ritorno al cattolicismo in Boemia. ; tanti rientravano nelle loro case solo di notte, per scomparire >vo al crepuscolo. Fu inoltre deciso di appiccar fuoco alla . di chi passasse alla religione cattolica, e in un’assemblea ni, urna la plebaglia giurò con la destra levata in alto di voler I n morire che lasciare il calice. Quando il giorno seguente il fi Murario Giorgio Mitrowski fece arrestare e condurre a Pilsen 1" ju aizzatore della congiura ancora semi ubriaco, la rivolta scopili Il castello venne cinto d’assedio e si dovette la salvezza -i>: unto al consiglio di un insorto, che aveva invitato a rimandare 1' ureo al momento in cui i cittadini avessero smaltita nel sonno la ubriachezza della domenica innanzi. Frattanto però il proprie-t.N i, che aveva potuto fuggire, ritornò con alcuni armati e allora i ladini promisero di deporre le armi. Come condizione di !' il .Mitrowski impose fra altro l’accettazione della fede cattolica. I ¡via non mancarono nemmeno in seguito insulti ed attacchi emiro i cattolici, cosicché il feudatario dovette chiamare in loro 'I i soldati. Allora solo finalmente la parte maggiore della città '■ u 1 ìiei villaggi abbandonarono l’hussitismo.1 l’i più gravi conseguenze fu la rivolta dei contadini nella si-"ii" uu di Markersdorf. Il proprietario Ottone Enrico di Warten--i era fatto odiare dai suoi sudditi per i suoi arbitri e la irannia. Quando egli nel 1625 póse loro un termine per 1,1,1 'i confessione, e i contadini in una adunanza decisero di eli; . re con una supplica un differimento, Wartenberg fece get-t'1!* in catene sei dei loro capi, minacciò di farli morire e fece I1"' - r e gli strumenti della tortura. In una seconda adunanza, alla Qu. !c* parteciparono anche i soggetti di altre signorie, i contadini ro di liberare i prigionieri, se fosse necessario, anche con la L’aspetto delle donne piangenti li eccitò ancora più, e f"1 nuli nei villaggi corsero tosto alle armi e circondarono il castello, Wartenberg concesse ai contadini tutto quello che doman-'■'■uno, senza tuttavia poterli accontentare. Gl’insorti si accampammo intorno ai fuochi tutta la notte stringendo sempre d’assedio h ’ 'tello. Al mattino, quando si seppe che Wartenberg faceva i ‘ 1 nativi per difendersi con la forza, il portone del castello fu II '11 luto, il conte venne trascinato dal suo nascondiglio su d’un , ! ¿maio, ove fu ucciso a colpi di mazza e di pali assieme alla m°-lie. La plebaglia si sfogò crudelmente anche sui due cadaveri, '' ''Ha fine eome prova che tutti insieme avevano partecipato al- 1 '‘"¡issinio, ognuno dovette trafiggere le vittime con una forca.2 1>0Po questo fatto i contadini insistettero nella loro rivolta, '■ ©luiarono vicendevole aiuto e trovarono un avvocato per rap- 1 SCHMIDL III 603-668; KrÒSS 190. “Wdoi, loc. cit., 405-407; Carafa, Comment 219; KrÒSS 189.