133 che il signor Allegro non potrebbe torsi un tal privilegio? Non intendo già dir con ciò chJt:i si turi gli orecchi con l’astura o la bambagia, e meno ancora ch’ei faccia l’atto ridicolo di metter la mano a quella clic il signor Sapliir chiama l’imposta dell’ udito. Queste operazioni non sono nè meno d’assoluta necessità: la natura, provvidissima madre, ci munì d’altri soccorsi ; ed io ho appunto veduto divenir improvvisamente sorde anche senza il soccorso delle mani persone del senso piti dilicato e squisito, sol eh’elleno udissero cose che non volessero intendere; anzi non v’è sordo più duro e ostinato di quello che per forza non vuole intendere. Io ho per esempio questa tale abilità anchc in tempi ordinarli, e non d’eccezione: non sento mai quello che di me si dice quand’entro improvviso e non atteso, quando discorrono di certi bullettini, onde in buona coscienza posso affé rmare che della Gazzetta non ho mai sentito a dir se non bene. E aiuto anche questa mia naturale disposizione con l’arte, e quando non voglio udire nè dire ini raccolgo in me stesso, e recito a guisa di giaculatoria conti-’alle tentazioni, alcuna cosa a memoria, ch’è appunto come quell’acqua miracolosa delle novelle del Gozzi, la quale fincli’era in bocca tenuta aveva potere d impedire le risse. V App.-, Voi III. 8