90 Gregorio XV. 1621-1623. Capitolo II. (lei generale dei Gesuiti, Vitelleschi, Gregorio XV concesse con breve del 2 ottobre 1621 che nel giorno festivo di Luigi Gonzaga tutti i preti in tutte le chiese dei Gesuiti potessero (lire la sua messa come messa del santo del giorno e i Gesuiti potessero leggere il relativo breviario.1 Un decreto del 12 marzo 1622 inculcò nuovamente per la Città Eterna l’osservanza dei giorni festivi.- Con particolare solennità si celebrò la festa del Corpus Domini. In questo giorno uscì da S. Pietro e attraversò il Borgo la processione, alla quale parteciparono il Sommo Pontefice, i cardinali e tutta la corte. -Nell'ottava seguirono le processioni delle chiese minori.3 Dopoché il clero (li S. Spirito in Sassia e la chiesa teutonica del Camposanto avevano tenute le loro processioni già nello stesso giovedì, seguiva nel venerdì quella di S. Maria sopra Minerva, alla quale parteciparono il senatore, i conservatori di Eoma, molti cardinali, ambasciatori e gente di Corte. 11 sabato era la volta della processione teoforica degli Agostiniani di S. Maria del Popolo, dell’arciconfraternita dei Siciliani di S. Maria di Costantinopoli, del Collegio greco e della confraternita di 8. Lucia alle Botteghe Oscure. Nella domenica uscivano non meno di dodici processioni, cioè da S. Maria in Trastevere i canonici e l’arci-coufraternita del Santissimo Sacramento, da S. Maria dell’Orto la confraternita dei pizzicaroli, (dei giardinieri e dei mugnai), da S. Maria dell’Anima i Tedeschi, da S. Giacomo in Piazza Na-vona gli Spagnuoli, da S. Luigi i Francesi, dal Laterano il capitolo, da S. Apollinare il collegio germanico-ungherese, da S. Maria della Scala i Carmelitani, da S. Biagio de’ Monte i Somasclii, da S. Carlo a’ Catinari i Barnabiti, da S. Nicola in Carcere i canonici ciò del Cardinal Borghese, 8 ottobre 1622, negli Ada SS. Mari. Ili 243 s. Gregorio XV permise il culto del Capistrano all'ordine Francescano. Il vicario generale dei Fr. Minor. Osa., Aut. Strozzi, riferiva il 1" maggio 1622 all'imperatore Ferdinando 11 intorno alla canonizzazione del beato Giovanni da Capistrano: * « Sane.tissimus pater.... in beatum loauuem de Capistrauo ob eius praeelara ac mirabilia gesta adeo se bene aft'ectum praedemonstrat, ut eum... in sancto-rum numerum referre iudicaverit». Archivio di Stato i u Vienna. 1 Paolo V aveva concesso messa e breviario solo alle quattro case romane (Aeki SS. /mi. V 761, ove è riprodotto il breve del 2 ottobre). Secondo un * rapporto del Savelli del 22 agosto 1622 (Archivio di Stato in Vienna) l’imperatore a mezzo del generale dei Gesuiti incaricò l’ambasciatore di occuparsi dolla canonizzazione di S. Luigi. a Vedi *« Editto sopra osservanza delle feste» ili data 1622 marzo 12 Bandi V 7, p. 47, Archivio segreto pontificio. Per la Francia Gregorio XV ordinò nel 1621 la celebrazione delle quarant'ore; vedi Bull. XX 576 s.; A. De Santi, L'orazione 222 ss. 3 Cfr. per quello che segue l’opuscolo raro: « Ragguaglio di tulle le processioni che si fanno ogn'anno da 50 chiese di Roma per la solennità del Corpus Domini et sua ottava, poste per ordine dei giorni, che si fanno nel presente anno 1021 sotto il Pontificato di A. S. P. Gregorio II'i, Roma 1621.