Il Rossetti « legatus a latere » per il congresso della pace. 503 (liunto a Colonia il 25 ottobre 1641 non vi potè ottenere più che non avesse ottenuto il suo antecessore.1 Mentre aspettava ancora l’inizio delle trattative del congresso, fu raggiunto nell’agosto 1643 dalla notizia che egli, il 13 luglio, era stato nominato cardinale.2 Il 31 agosto il papa elevò Rossetti alla dignità di legatus a intere, affinchè potesse partecipare con maggiore autorità ai negoziati di pace3 che si sarebbero dovuti condurre fra l’imperatore, la Francia e i suoi alleati a Miinster. Ma frattanto special-niente la Francia sollevò difficoltà contro la partecipazione del Rossetti, cosi che il papa si decise a richiamarlo a Roma.4 Dopo Enrii lietta Maria, moglie di Carlo I (vedi sotto, Capitolo X). Urbano VIII •scrisse alla regina il 10 agosto 1641: « Laudes quibus comitem Rossettum isthinc ad Nos revertentem cominendavisti, praeclarae opinioni respondent, cum cura integritatis ac p ruderi trac dotibus pollentem cognosceremus » (Epint. XIX XXI, loc. cit.). Cfr. * Nicoletti VII c. 4, loc. cit. Un ritratto del Rossetti si trova nella sagrestia del duomo di Ravenna. 1 «Qui le cose della pace camminano otiosamente e poco meno che destituite di tutte le speranze », scriveva il segretario di Rossetti, Vincenzo Armani, il 17 agosto 1642; vedi Arch. stor. ital. 4a serie, XII 338. Rossetti fece un ««atto rapporto sopra le sue vane premure come « nunzio straordinario » e piii tardi come cardinale legato in due relazioni, la prima delle quali è datata • 5 giugno 1642 e venne pubblicata con commenti insufficienti e unilaterali da (t. Ferraro in Atti e Mem. d. Deput. di stor. patr. per le prov. di Romagna, 31 s> vie IV (1886), 183 s., 209 s. Qui (p. 193 s.) anche la « Instruttione al Cardinal legato per il congresso della pace » con forte accentuazione della posizione del papa come padre imparziale della cristianità e della condotta prudente elle Rossetti avrà da seguire: « Ella avvertirà di non diventare di mediatore giudice degli interessi politici ». Rossetti dovrà evitare di provocare la diffidenza dei partiti e nello stesso tempo cercare di guadagnarne la fiducia. « Bene avvertirà che nei negozii che includono interessi di eretici, N. S. non vuole avere parte dove si tratta di migliorare, vanteggiare od assicurarli, essendo • b. obligato a procurare la loro estirpatione, mentre non voglino convertire alla nostra s. fede ». Negli affari della Valtellina e del Palatinato Rossetti dovrà * 'fendere gli interessi di quei cattolici. Infine gli viene stabilita la formula Ilei la partecipazione del papa alle trattative di pace. ’ Cfr. sotto, Capitolo Vili. « Ut decentius et maiori cum auctoritate huic muneri incumbere possit, ] un Nostrum et Sedis Apost. de latere legatum intendimus eligere et deputare, prout etigimus et deputamus ». Concistoro del 31 agosto 1643 in palatio montis Vluirinalis in aula Paulina» * Acta consist. 1631-1644, Ms. Biblioteca B arone von Pastor. r , 'e<^' Pallavicini, Alessandro VII I 109 s. Cfr. la lettera di Ghigi in et. Senese XV (1908) 118. La descrizione del viaggio di ritorno di Rossetti !?1"PÌlata da Vincenzo Armanni, viaggio iniziato l’il maggio 1644, fu pub-j,^ da G. Ferraro in Atti e Mem. d. Deput. di stor. patr. perle prov. di 'l(l^na VI, Bologna 1888, 14 s. (il manoscritto usato dal Ferraro non è B0S1 ’uono come la copia rimastagli sconosciuta del Cod. Chig. N. Ili 71 i it I, i ° * 6 0 a Vaticana). Sul Reno Rossetti vide già le distruzioni così* Svedesi, nella protestante Francoforte si trattenne in incognito e di T;^Ure a Norimberga ed Augusta. Nella « * Descrizione di tutti i viaggi ossetti conservata nell’ Archivio segreto pontificio vi è