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Gregorio XV. 1621 1623. Capitolo IV.
 tellina. Riguardo alla questione religiosa, venne stabilito che t nf tile innovazioni introdotte dopo il 1617 a danno della Chiesa t . ■■ lica dovessero essere abolite.1 La garanzia per l’esecuzione del t imitato doveva essere assunta in unione con la Corona francese e <i| nunzio papale »lai confederati cattolici e protestanti.
   Il	trattato di Madrid non era ancora noto a Roma quando colà il vescovo di Campagna, Alessandro Scappi, nominato min m a Lucerna, riceveva il 12 maggio 1621 le sue istruzioni.1 In e-.i anzitutto si tocca la riforma interna ecclesiastica e la restaurazione. Compito <li un buon nunzio è non solo di mantenere quello ch< -i è conservato, ma anche di conquistare il nuovo e riparare lentamente ai danni sofferti. Dovrà perciò prendersi a cuore la conw-r sione degli eretici, la restituzione dei beni e giurisdizioni, la di i-plina dei prelat i, la fondazione dei seminari, i provvedimenti contm la scarsezza del clero, la proibizione di libri eretici, la convocazione di sinodi, la visita delle parrocchie, la riforma dei conventi maschili e femminili. Viene inoltre dato come direttiva generale l’avverti mento di non prender partito nelle interne contese cantonali e li non mostrarsi meno incline ai Francesi che agli Spagnuoli. Tutt il resto dell’istruzione si occupa dei Grigioni e della Valtellina. I 1 situazione di allora viene descritta così: i Francesi, che non volevano permet tere l’alleanza di Venezia coi Grigioni, non possono nemmeii" tollerare che la Spagna faccia «la padrona e che impedisca, coll: occupazione della Valtellina, ogni eventuale soccorso da parte dei loro alleati. Anche Venezia si vede ora tagliata fuori completamente dai Grigioni, la cui amicizia aveva cercato con tanto imp* gno. Entrambi cercheranno quindi aiuto, fosse pure presso principi eretici e, se non v’è altra via d’uscita, anche presso i Turchi. Fri» i mezzi per raggiungere un accordo viene anche accennato alla proposta fatta recentemente dall’ambasciatore di Genova Giovanni Vives, il quale consigliava di consegnare le piazze fortificate di Valtellina al papa quale potenza neutrali». Pur riconoscendo che tale proposta implica grande fiducia nella Santa Sede, e aminet tendo anche i vantaggi che ne potrebbero derivare alla causa cattolica, viene tuttavia elencata una serie di obbiezioni che fanno apparire tale proposta poco attuabile. 11 papa, rileva l'istruzione, sarà contento di ogni via d'uscita che trovi il consenso di tutti e garantisca tanto gl’interessi «iella Chiesa che la conservazione della pace. Compito «lei nunzio è in prima linea quello d’impedire
lo	scoppio di una guerra fra la Spagna e la Francia.*
    *	Vedi SIRI V 300«.; Ab*cAirde V 2. 2034.
    *	Vedi le sue credenziali del 5 maggio 1621 in Qurllr» :«r	fìetrk. XXI «03.
    *	* • Inotruttione a M*gr. vmooto di Campagna, destinato da X. S" *uo nuntio ordinario alli Svizzeri delle Settr cantoni », in data 1621, maggio 12.