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Urbano Vili. 1623-1644. Capitolo I.
<lei libri e dei dotti, rapido, focoso, alquanto collerico, uomo che non tollera contraddizioni, ma cede di fronte ad argomenti persuasivi, pieno delle migliori intenzioni per la Chiesa, per la cristianità e per il re cristianissimo; nonostante il grande amore per i suoi s’è mantenuto esente da nepotismo, poiché essendo vacanti dei posti del valore di 200.000 scudi, ne assegnò a suo nipote il cardinale Barberini soltanto 6.000, distribuendo il resto fra altri cardinali.1 Anche in altre fonti si afferma che Urbano Vili da principio voleva che i suoi parenti conservassero modeste condizioni.2 Ma purtroppo cioè doveva ben presto cambiare interamente.
   Urbano Vili aveva due fratelli: l’uno, Antonio, era cappuccino, l’altro, Carlo, aveva avuti dal matrimonio con la fiorentina Costanza Magalotti tre figliuoli, Francesco, Taddeo e Antonio, tutti descritti come di condotta irreprensibile.3 Due sorelle del papa vivevano nell’ordine carmelitano a Firenze: a loro nel 1628 v tun concesso il convento delle Benedettine di S. Maria de’ Pazzi, la cui sala capitolare è celebre per la crocefissione del Perugino.4
   Carlo Barberini, che aveva ricevuto da suo fratello molti favori già all’inizio del pontificato,5 venne poi nominato governatore di Borgo e generale della Chiesa.6 Il papa aveva in lui la massima fiducia per questi incarichi, per i quali egli aveva manifestato i migliori propositi di coprirli degnamente,7 ma fuori di essi in un primo tempo non gli concesse alcuna influenza N
     1	Vedi la * « Relatione della corte di Roma nel principio del pontificati' dì P. Urbano Vili data al christm° Re di Francia Luigi; 1624» in Mi«' • '! 150, u. 3 dell’A r c li i v i o segreto pontificio (in seguito citai;» come * Relazione del 1624).
     2	*« Ha detto alli suoi parenti che non s’insuperbischino et che non li '"" far ricchi con la robba delta Sede Apost. et veramente che sono persone modeste, gli ha proibite le pompe et vuol che si aiutino con la parsimonia ’
*	(Avviso del 12 agosto 1623). Un * Avviso del 19 agosto 1623 annuncia 11" Carlo Barberini si mostra in Roma co’ suoi figliuoli «nella carrozza b inaria » e per ordine del papa ha rimandato al card. Bentivoglio una coppia 1 cavalli (Urb. 1093, Biblioteca Vaticana). Cfr. anche la rela^""|' negli Studi e domini. XXII 210 e lo scritto dell’ambasciatore estense d<'l -agosto 1623, Archivio di Stato in Modena.
    3	Vedi * Avviso del 9 agosto 1623, Urb. 1093, Biblioteca V a <1 ; c a n a . Cornelis Bloemaert su disegni del Sacelli ha fatto le incisioni dei nei'"'1 del papa Francesco, Antonio e Taddeo e del card. Antonio il vecchio per 1 opn » del Tetius: « Aedes Barb. »; vedi Posse, Sacchi 123. Un ritratto di Carlo u1' palazzo dei Conservatori in Roma.
    4	Vedi Reumont, Beiträge V 170 s. Urbano Vili ingrandì ed ahi'»'111 il monastero; vedi Bigazzi, Iscriz. di Firenze 303.
5	Vedi * Avvisi del 30 agosto e 2 settembre 1623, Urb. 1093, loc. cit
G Prestazione del giuramento il 15 novembre 1623; vedi * Diarium P-
leonis, Barb. 281S, Biblioteca Vaticana.
      Vedi relazione degli ambasciatori d’obbedienza veneziani in Bav,z/1 Berchet III l, 235.
8 Vedi la * Relatione del 1624, Archivio segreto pontificl