Vescovi riformatori in Svizzera: il nunzio Scotti. 793 mancanza di danaro non riusciva ad istituire il Seminario di cui si aveva grandissima necessità. Come grande signore egli lasciava la visitili della diocesi ai suoi suffragane!. I Gesuiti avevano ricondotto quasi interamente Costanza alla Chiesa cattolica, dimodoché vivevano là solo più 30 protestanti. I vescovi di Basilea erano in una posizione assai difficile, non solo a cagione del protestantesimo largamente penetrato nella loro diocesi, ma anche perchè il loro territorio civile era adesso gravissimamente colpito dai torbidi guerreschi, cosicché essi perderono le loro entrate. Il vescovo Guglielmo Rink von Baldenstein (1608-1628) trovò presso TTrban-no A III consolazione ed appoggio.1 Testimonia il suo zelo per la restaurazione cattolica il suo procedimento contro l’ultima comunità protestante nel Birseck, Allschwil (1627).2 Del suo successore Giovanni Enrico von Ostheim (1628-1646) lo Scotti giudica, ch’egli era tanto zelante, che non si poteva desiderare di più, ma i torbidi bellici lo avevano impoverito completamente. Come aitici tanto zelante nell’adempimento dei suoi doveri ecclesiastici lo Scotti indicava il vescovo di Losanna Giovanni de Versoix, residente nella strettamente cattolica Friburgo. Anche il vescovo 'li Coirà, Giuseppe Mohr, (1627-1635), si era occupato della visita della, sua diocesi, alla pari del suo predecessore Giovanni V Flugi e